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Politica sabato 18 ottobre 2025 ore 10:31

"Ennesima offesa alla Toscana dei Parchi"

Sinistra Italiana ha contestato la nomina del commissario del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. "Senza nessuna competenza in materia"



PIOMBINO — Sinistra Italiana Piombino e Campiglia, in una nota, hanno ritenuto "vergognosa" la nomina del sindaco di Fratelli d’Italia di Terricciola, Matteo Arcenni, a commissario del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il più grande parco insulare e marino d’Italia.

"L’ennesima ferita inferta a questa regione da un governo che tratta la Toscana come bottino politico e non come comunità di territori da custodire. - hanno commentato - Una nomina senza nessuna competenza in materia, senza merito e senza rispetto, imposta poche ore dopo la chiusura delle urne regionali, nel silenzio calcolato della propaganda. Il parco diventa così una sezione elbana di Fratelli d’Italia. Una scelta che calpesta il lavoro di chi vive e conosce l’Arcipelago, che trasforma un luogo simbolo della biodiversità e del mare toscano in una colonia politica e che smaschera ancora una volta la finta retorica del merito propugnata dalla destra. Ricordate la nomina di Ferrari nel cda di ASA? Come hanno denunciato i compagni e le compagne di Sinistra Italiana Elba, non è solo un problema elbano: è un attacco al principio stesso di autonomia dei territori, alla tutela dei beni comuni e al rispetto delle competenze tecniche e scientifiche".

"È la stessa logica con cui i governi Draghi e Meloni hanno commissariato Piombino con il rigassificatore, ignorando ogni opposizione locale, ogni studio e ogni visione alternativa. - hanno proseguito - Un modello autoritario che sostituisce la pianificazione partecipata con la fedeltà di partito, e che svuota la democrazia locale in nome di qualche poltrona da dare agli amici. Noi diciamo basta".

Dunque la richiesta alla nuova Giunta regionale e alla Comunità del Parco una reazione vera: "non solo un ricorso formale, ma una presa di posizione politica netta contro questa gestione coloniale dei territori".

"Il Parco non è un feudo di partito. È un bene comune che appartiene ai cittadini, alla loro storia e al loro futuro. E chi lo occupa senza merito e senza rispetto, come ladro nella notte, ruba a tutti noi".


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