Esuberi Jsw, “grave silenzio dell’azienda”

L’Unione sindacale di base pronta a tornare in piazza per riaccendere i riflettori su Piombino dopo le valutazioni contenute nella relazione di Nardi

PIOMBINO — Alla relazione del commissario Nardi scatta anche l’Unione sindacale di base. “Il nostro regalo di Natale è stato comunicato dal dottor Nardi, 250 esuberi se sarà fatto il forno/i elettrico al 2023. - hanno segnalato - Nessuno però parla del piano industriale ancora misterioso che dovrebbe essere presentato tra gennaio e febbraio, verrà chiesta una proroga? I forno/i elettrico e le relativa acciaieria verrà fatta? Se questi investimenti non verranno fatti gli esuberi aumenteranno e si aggireranno intorno a 750”, hanno denunciato.

“In azienda si pensa alle feste di Natale e non al futuro, questo piano industriale in cosa consiste? Gli esuberi dichiarati dal dottor Nardi sono stati dichiarati vedendo le carte del piano industriale Jsw Stell? L'azienda è veramente interessata alla produzione di acciaio qui in Piombino? - e hanno aggiunto - Usb è molto preoccupata. Il silenzio dell'azienda è molto grave e ingiustificato, sembra che sia più interessata alla facciata che agli investimenti promessi”. Critiche anche per Fim, Fiom e Uilm, come anche per il Governo centrale e la Regione. ”Il Governo e il ministro dello dello Sviluppo Economico si è dimenticato di Piombino, hanno concentrato le attenzioni sull'Ilva di Taranto, ma anche qui ci sono esuberi dichiarato da un loro commissario straordinario messo qui per vigilare su Jsw Stell. La Regione Toscana che dovrebbe essere in prima fila per salvare i posti di lavoro facendo da tramite con il Governo si è persa anch'essa, Piombino è il primo polo regionale che produce acciaio e il secondo produttore nazionale”.

Dopo il silenzio di tutti, Usb indice una manifestazione per sabato 11 gennaio in Piombino. “Chiediamo tutela dei posti di lavoro, bonifiche, investimenti certi da parte di Jindal, investimenti statali come sta avvenendo per Taranto. Invitiamo alla partecipazione tutti i lavoratori e lavoratrici di Jsw e dell'indotto, alle aziende del territorio, commercianti, associazioni del territorio, alle istituzioni locali provinciali e regionali. Piombino non deve essere dimenticata, il lavoro è la base della società, senza quello non si può vivere”, hanno concluso.

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