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Politica domenica 25 ottobre 2020 ore 13:44

"Quando vedremo le bonifiche?"

Riccardo Gelichi

Se lo domanda Riccardo Gelichi di Ascolta Piombino in merito alle bonifiche del Sin e al progetto di demolizione dell'ex centrale Enel



PIOMBINO — "Sembrerebbe impossibile ma il principio 'chi inquina paga', è il concetto fondante di tutta la disciplina delle bonifiche e della riparazione del danno, anche a livello comunitario. Questo principio in base alla legge italiana 152 si dovrebbe applicare anche nei nostri siti inquinati, quelli dalla grande industria e quelli dell’ex Centrale Enel. I cassetti sono pieni di studi di fattibilità, spesso usati dalla politica di turno per fare il comunicato del giorno; a oggi, ad esempio, non abbiamo alcuna verifica dell’attuazione degli Accordi di Programma sulle bonifiche del Sin, come non abbiamo visto alcun piano di demolizione dell'ex Centrale Enel, tanto meno progetti di bonifica, ancora meno progetti di conversione industriale; però tirano giù le torri e noi siamo tutti contenti, e dopo? E quando? Intanto la corsa a intestarsi la paternità dell’avvio delle demolizioni delle torri di quest’amministrazione è in perfetta sintonia col passato: l’annuncio, la passerella; se ne discute tanto, addirittura da farne argomento politico". 

Così Riccardo Gelichi di Ascolta Piombino è intervenuto ponendo l'accendo sulla questione delle bonifiche del Sin e degli aspetti legati alla ex centrale Enel.

"Oggettivamente sarebbe un percorso avviato nel 2018, per attestarsene la paternità ci vuole coraggio. - ha commentato - Invece nessuno ci dice niente delle bonifiche e del recupero del territorio industrializzato non più in uso, se non una flebile e generica promessa di avvio dei procedimenti, ma quali procedimenti? Anche in questo caso, un impegno dei comitati ambientalisti sarebbe utile, ma probabilmente saranno impegnati su altri argomenti. Quando riusciremo a capire che gli sforzi del Comune devono essere quelli di dialogare costantemente col Ministero dell’ambiente e con la Regione per cercare soluzioni? Di certo - ha aggiunto - non aiuteranno gli scoop televisivi o quelli giornalistici. Poi ci sarebbe la programmazione: se per l’ex Enel l’outlet poteva essere ridondante, non abbiamo ancora capito cosa vuole costituirci la società che ha fatto il preliminare di vendita con Enel, quali saranno i tempi, e come si vuole affrontare il tema dell’ex porto Enel. Nel frattempo ci si appresta a cambiare l’uso delle aree, sempre perfettamente in linea col passato; mentre Piombino attende un cambiamento, almeno di metodo".


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