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Lavoro lunedì 26 giugno 2017 ore 12:56

“Il Governo licenzia i lavoratori di Piombino”

Il grido, duro colpo sulla questione Aferpi e controlli di solidarietà, è di David Romagnani, segretario generale Fiom Cgil territoriale



PIOMBINO — "A oltre due mesi dalla presentazione dell'istanza di proroga di ulteriori due anni di Contratto di Solidarietà, che riguarda oltre 2100 lavoratori Aferpi, nessun segnale di approvazione da parte del Ministero competente e del Governo. Piuttosto sono giunti segnali che destano forte e viva preoccupazione, rispetto a quanto emerso dall'ultima riunione al Mise, sebbene il destino dei lavoratori Aferpi non fosse il tema centrale". 

Così il segretario Fiom David Romagnani è intervenuto sulla vicenda Aferpi e il futuro dei lavoratori che sono in attesa di novità in merito al dopo 30 giugno, quando scadranno i due anni della legge Marzano.

"Deve essere chiaro che per la Fiom Cgil, certo di interpretare anche il sentimento delle altre segreterie dei metalmeccanici, - ha aggiunto - il contratto di solidarietà deve essere approvato urgentemente e con le stesse caratteristiche del biennio precedente, in ossequio degli impegni che tutti i soggetti, Istituzioni incluse, hanno assunto all'inizio di questo percorso. Se così non fosse il Ministero e il Governo si assumeranno la responsabilità dell'imporre l'utilizzo di altri strumenti di ammortizzazione, più costosi per le società e meno tutelanti per i lavoratori. La conseguenza pratica temiamo sarebbe la stessa che abbiamo contrastato nelle imprese dell'indotto: la scelta dei licenziamenti perché meno costosi dei nuovi strumenti di ammortizzatore sociale post Jobs Act, scelta che pretendiamo di scongiurare con l'autorizzazione dell'attuale CDS. Così come riteniamo sia utile che il Governo intervenga in modo deciso nei confronti dell'Istituto INPS, affinché siano sbloccati per la regione Toscana gli oltre 30 milioni di residuo Cigs, che potrebbero essere destinati a tutti lavoratori dell'indotto che hanno perso il lavoro e ogni forma di sostegno al reddito".

"A questi lavoratori e a questa organizzazione sindacale non interessano le diatribe politiche, insieme chiediamo che si sblocchino immediatamente risorse già rendicontate dalla Regione, la quale sostiene di essere pronta a utilizzarli proprio per quei lavoratori che, in questi due anni a dispetto della Flex security, nessuno si è preso in carico e ai quali nessuno ha offerto altre opportunità e oggi non hanno nessunissima altra soluzione. Sulla tutela di questi lavoratori, che abbiano ancora il lavoro o che lo purtroppo lo abbiano già perso, - ha concluso Romagnani - questa organizzazione sindacale prodigherà ogni sforzo, per quanto ci riguarda continueremo a essere la loro voce affinché non siano dimenticati".


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