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Lavoro sabato 12 dicembre 2020 ore 07:42

Jsw, verso un nuovo aut aut

Uglm: "Il percorso ipotizzato dal vicepresidente Carrai, si è rivelato non percorribile". Fim, Fiom e Uilm: "Un nuovo percorso entro fine anno"



PIOMBINO — I sindacati escono insoddisfatti dalla videoconferenza per fare il punto sul rilancio dello stabilimento siderurgico di Piombino, se non per le parole del ministro Patuanelli che ha sottolineato l'importanza del sito piombinese nell'ottica della competitività internazionale del settore siderurgico.

Se ci si aspettavano di avere date e impegni certi dello Stato, sulla scia di quanto avvenuto recentemente con l'ingresso dello Stato nell'Ilva di Taranto tramite Invitalia, ciò non è avvenuto. Durante l'incontro, come spiegato in una nota del Ministero dello Sviluppo economico, la proprietà, viste le problematiche riscontrate rispetto all’ingresso dello Stato con una quota di equity in Gsi, come inizialmente previsto, ha manifestato una nuova proposta di ingresso dello Stato nella holding Jsw srl (leggi qui l'articolo collegato).

"Il percorso ipotizzato dal vicepresidente Carrai, si è rivelato non percorribile. - ha commentato Uglm - Si è passati dunque ad una ulteriore richiesta di capitali sempre attraverso Invitalia per circa 11 milioni di euro. Briciole! Dire che siamo allibiti è riduttivo. Manca un piano industriale serio e dettagliato, non c'è un cronoprogramma degli investimenti, ma solo le ennesime buone intenzioni a cui in questi anni siamo stati abituati. - e hanno aggiunto - Jindal pare non voler investire un euro su Piombino ma chiede soldi allo Stato per fare anche i minimi investimenti necessari almeno per salvaguardare la sicurezza di quei pochissimi impianti che ancora lavorano, a singhiozzo. Ci chiediamo cosa non sia ancora chiaro al Governo sulla drammaticità della situazione dello stabilimento di Piombino, cosa non sia ancora chiaro al Governo sul fatto che Jindal non vuole investire su Piombino. Che cosa deve accadere? Devono crollare i capannoni che sono in uno stato di degrado allarmante?".

"Unico aspetto positivo di questo incontro - hanno proseguito dall'Ugl - sono le dichiarazioni del ministro Patuanelli". Dichiarazioni che hanno riconosciuto l'importanza dello stabilimento di Piombino nello scenario della siderurgia, unico stabilimento siderurgico italiano che produce rotaie.

"Se Jindal non vuole o non è in grado di investire a Piombino, il Governo ne tragga le dovute conseguenze e prenda in mano la vertenza di Piombino una volta per tutte. - ha concluso Uglm - Con investimenti imponenti e urgenti. Intanto ci sono più di mille lavoratori che passeranno il loro sesto Natale senza tredicesima, in cassa integrazione a zero ore dal 2015. Quei lavoratori stanno aspettando risposte e certezze, da troppo tempo".

Da parte delle segreterie e Rsu Fim, Fiom e Uilm, in una nota congiunta, la manifestazione della preoccupazione e delle incertezze che questa situazione sta generando in tutti i lavoratori. "E' stato evidenziato che a Taranto ha avuto inizio un percorso di compartecipazione che a Piombino non c'è. - hanno commentato - Dietro le pretese sindacali il ministro ha assicurato la convocazione con l'individuazione di un nuovo percorso entro fine anno".

A questo punto le organizzazioni pur rimanendo critiche e consapevoli che mai come ora e riconoscendo la necessità urgente di risposte certe, accerteranno che "venga rispettato il termine dettato dal ministro per non far trascorrere in maniera vana altro tempo prezioso".

"Ci saremmo aspettati, anche dopo tutti gli annunci fatti negli ultimi mesi, di acquisire elementi di certezza sulle questioni industriali e di contesto, in particolare sull'ingresso di Invitalia previsto già nel mese di Ottobre ma non ancora definito. - come evidenziato da Uilm - La definizione della futura governance di Jsw, l'aggiornamento dell'accordo di programma, la realizzazione delle infrastrutture, la proroga della concessione delle banchine, la presentazione del piano della logistica, ma soprattutto il reperimento delle risorse per dare la necessaria liquidità per la continuità produttiva e gli interventi di messa in sicurezza degli impianti devono essere inserite in un cronoprogramma con tempistiche vincolanti".

Chieste certezze all'azienda entro la fine dell'anno, altrimenti ci si potrebbe ritrovare di fronte a un prendere o lasciare. I sindacati, dunque, attendono una nuova convocazione entro la fine dell'anno. Intanto, programmato per martedì 15 Dicembre il consiglio di fabbrica dalle 9 alle 17 per rispondere alle domande dei lavoratori.


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