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Attualità domenica 17 ottobre 2021 ore 08:06

La Torraccia, o Torre Vecchia di Campiglia

Foto tratta da www.latorraccia.eu

Su #tuttoPIOMBINO di QUInews Valdicornia "La Torraccia, o Torre Vecchia di Campiglia" di Gordiano Lupi



PIOMBINO — Continuiamo a sfogliare il libro di Mauro Carrara dedicato a Torri e difese costiere del Principato di Piombino (Bandecchi e Vivaldi, 2000), vero tesoro di storia locale e di geografia del passato. Incontriamo la Torraccia, detta anche Torre Vecchia di Campiglia, al confine tra i comuni di Piombino e San Vincenzo, posizionata sul lato terra di via della Principessa, eretta proprio di fronte allo Stellino. La Torraccia fu costruita con pietre intonacate, a cavallo del dismesso fosso dell’Acquacalda, antico scolo a mare del lago di Rimigliano, bonificato dal 1800. Aveva funzioni di avvistamento e difesa, che perse nel secolo XVI a vantaggio della Torre Nuova, che comportò anche una deviazione del fosso verso il nuovo manufatto difensivo. La Principessa fu interessata da lavori di bonifica che in parte provocarono l’interramento della Torraccia, che doveva essere alta almeno 15 metri, priva di elementi architettonici, edificata a due piani, con la copertura a terrazza. I quattro cannoni erano situati sul parapetto, uno per lato, con ampia angolazione e lunga gettata. La porta lato Sud probabilmente c’è sempre stata ed era l’ingresso del manufatto difensivo, dotato di feritoie e finestrelle per far spazio ai tiratori scelti. Possiamo apprezzare sul lato Ovest l’antico stemma araldico della famiglia dei Della Gherardesca.

Secondo gli storici la Torre risale ai secoli XII - XIII, quando la Repubblica di Pisa edificò una serie di Torri costiere per il controllo del territorio. Cosimo I de’ Medici, secondo duca di Firenze, alla metà del 1500, fece realizzare dei lavori che modificarono la destinazione d’uso della Torraccia. Non più luogo di difesa ma commerciale, non più avamposto militare ma ricovero derrate, oltre a fungere come riparo per i lavoranti presso il lago di Rimigliano. La Torraccia non era più adatta alla difesa costiera per colpa dell’avanzamento del lido marino che provocava insabbiamenti costieri e relativo allontanamento della Torre dalla riva del mare, dove in antichità i pisani l’avevano costruita. Al posto della Torraccia, come abbiamo anticipato, fu costruita Torre Nuova, che aveva il solo limite di una visuale parzialmente coperta dal Poggio del Molino. Forse la Torraccia per un po’ di tempo venne usata per segnalare le situazioni di pericolo a Torre Nuova, vista la sua posizione migliore, più aperta e priva di separazioni dal territorio, soprattutto dalla Torre di Populonia e da Torre del Sale.

La Torraccia non gode di molta documentazione negli Archivi Storici di Firenze, Pisa e Piombino, perché i suoi compiti come Torre difensiva sono venuti a cessare sin dal secolo XVI, per diventare compiti di natura commerciale. La Torraccia passò prima al Granducato di Toscana, quindi ai Savoia, con l’Unità Nazionale, che nel 1871 la vendettero ai privati, insieme ai terreni circostanti. Per lungo tempo la Torraccia ha versato in stato di degrado, fino al 2017, anno in cui minuziosi lavori di restauro l’hanno resa di nuovo fruibile al pubblico, sia per la stupenda visuale aerea che per un museo fornito di una collezione di oggetti che ricorda le passate funzioni difensive e commerciali. La visita è possibile per tutti, su prenotazione e nei giorni di apertura. Il sito internet della Torraccia è www.latorraccia.eu.

Gordiano Lupi
© Riproduzione riservata


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