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Politica venerdì 30 luglio 2021 ore 07:00

"Niente lezioni da chi ha creato la discarica"

La discarica di Piombino

Fratelli d'Italia risponde all'attacco del Pd rispetto alla questione della discarica e al fallimento della società Rimateria



PIOMBINO — "Abbiamo letto in questi giorni le affermazioni del segretario Pd sulla vicenda del fallimento di Rimateria. - ha esordito Fratelli d'Italia a Piombino - Capiamo il loro disappunto nei confronti di un’amministrazione che, da quando si è insediata, ha fatto quello che aveva promesso: una rarità nella politica di oggi, specie di quella locale. E’ il disappunto nei confronti di una giunta che ha riconosciuto Colmata come centro abitato. Nei confronti di una maggioranza consiliare che ha approvato la variante urbanistica per modificare la destinazione delle aree in cui insiste la discarica. Nei confronti di un sindaco che ha coerentemente fatto ciò che aveva promesso e, almeno per il momento, ha impedito il raddoppio dei volumi di discarica". 

"Perché ricordiamolo: - ha proseguito - se due anni fa le elezioni amministrative le avesse vinte il candidato del Pd, oggi di certo la società Rimateria avrebbe avuto le autorizzazioni a coltivare 2 milioni e 850mila metri cubi di discarica. Era il loro progetto. Un progetto che avrebbe fatto arricchire solo i soggetti privati ma al contempo avrebbe significato la fine di ogni speranza di riconversione economica della città". 

"Purtroppo al momento della perdita del potere il Pd di disastri ne aveva fatti abbastanza sul tema: aveva già trasformato il sito da discarica per rifiuti urbani a discarica per rifiuti speciali, aveva già elaborato il progetto di raddoppio, aveva già svenduto ai privati la società. Oggi l’eredità è pesante per chi è chiamato a rimettere tutto nella giusta carreggiata; niente è deciso ma, siamo sicuri, la città sa ancora cosa vuole e sa ancora discernere il giusto dallo sbagliato. - hanno commentato - Nel frattempo è arrivato il fallimento, naturale epilogo per una società gestita in modo pessimo".

"Cosa succederà domani? Partendo dal presupposto che il codice di procedura civile non può essere bruciato e che quindi vi è una procedura ed un percorso da seguire, ed abbiamo compreso che il Pd non lo conosce, la città assieme al sindaco continuerà a fare tutto ciò che è necessario per opporsi a chi vuole Piombino come un polo nazionale dei rifiuti. A chi si diverte ad urlare che il licenziamento di alcuni lavoratori da parte della dottoressa Ozia sia da addebitare all’amministrazione, dobbiamo rispondere che, anche questa volta, sbaglia indirizzo: è sempre grazie al Pd, alla cattiva gestione in cui la discarica di Ischia di Crociano naviga da almeno quindici anni". 

"Lo sapeva chi gestiva quella discarica che il rischio era quello di portare i lavoratori a rimanere senza stipendio, senza tutele e con la possibilità di essere mandati a casa. Il Pd che decideva per la discarica sapeva perfettamente, ed hanno accettato consapevolmente quel rischio, anzi. - e hanno concluso - Seneca faceva notare che Dio ci ha dato due orecchie per ascoltare il doppio e una bocca per parlare la metà. Evidentemente chi oggi cerca solo affannosamente uno spazio politico Seneca non lo ha mai letto. Sono coloro che, pur di vincere le elezioni a fianco del nostro sindaco, sfilavano contro il raddoppio dei volumi di discarica. Noi siamo diversi, non tradiremo mai la città".


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