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Lavoro giovedì 25 febbraio 2021 ore 10:21

Strada 398, sul tracciato parla l’Opposizione Cgil

Una risposta al segretario Fiom Cgil David Romagnani che ha espresso dei dubbi sul nuovo tracciato individuato da Comune e Autorità portuale



PIOMBINO — “Leggiamo che il segretario generale Fiom-Cgil Livorno esprime valutazioni importanti sugli assetti territoriali e il futuro della produzione di acciaio e delle lavorazioni connesse a Piombino. Il Segretario generale si rammarica del tracciato recentemente individuato dalla Autorità portuale e dall'Amministrazione comunale di Piombino per la 398 fino al porto, perché esso taglierebbe fuori il Treno rotaie-TPP dal resto dello stabilimento dove ci aspettiamo sorga la nuova acciaieria. Ad ogni buon conto, ricordiamo che la precedente variante Aferpi prevede un tracciato della 398 a ridosso delle abitazioni delle famiglie del Cotone Poggetto, tornando a contrapporre industria e città a vantaggio degli interessi aziendali”.

Così l'Opposizione Cgil entra nel merito della questione e sottolinea, rispondendo al segretario David Romagnani che l'attuale Tpp è un impianto obsoleto, oggettivamente in dismissione, e ritiene che esso debba essere ricostruito ex novo lontano dalla città, come pure i forni elettrici promessi.

“L'azienda non ci sembra tanto indolente quanto totalmente inadempiente: solo l'intervento dello Stato con almeno il 51% della proprietà e un credibile piano nazionale della siderurgia possono aprire una prospettiva duratura alle acciaierie in termini di produzione pulita di alta qualità. - hanno aggiunto dall’Opposizione Cgil - Questo è un terreno di confronto e unità dei lavoratori con la popolazione. Senza questa unità fra lavoro e ambiente, cresce il rischio per i posti di lavoro, come dimostrano le vicende passate della Farmoplant di Massa Carrara e quelle recentissime dell'Ilva di Taranto”.

“Anche queste sono questioni da portare sul tavolo del Mise, il quale pure va riconquistato con la mobilitazione e la ricerca di convergenze fra operai e cittadinanza, per il diritto al lavoro, i diritti nel lavoro, per la salute e la qualità della vita di tutti”, hanno concluso.


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