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Politica venerdì 30 maggio 2025 ore 06:00
"Piombino turistica? La strada è lunga"

Il gruppo Piombino Domani ha evidenziato una serie di anomalie in fatto di cura e decoro delle principali vie
PIOMBINO — "Passeggiare per le vie del centro di Piombino è un’esperienza davvero singolare per una città che, a parole, si dichiara come luogo già maturo e pronto per radicare un’economia turistica e il più possibile lontana dalla sua identità industriale produttiva. La cosa che sfugge è riuscire a comprendere le ragioni per le quali si osservano una serie notevole di anomalie che in una città turistica, una normale intendiamo, sarebbero immediatamente poste sotto attenzione e risolte".
A sollevare la questione è il gruppo Piombino Domani che ha evidenziato una serie di punti.
"Partiamo dai rifiuti. La loro gestione è un’attività lasciata al caso, affidata al buon cuore degli esercenti e priva di controllo da parte del Comune. - hanno commentato - Vediamo file di bidoni posti in bella vista davanti a molti pubblici esercizi senza alcun riguardo per il decoro della pubblica via e per l’estetica del passeggio ma anche per l’attività stessa. In alcuni casi i bidoni divengono addirittura accessori che si sostituiscono ai tavoli esterni ai locali, con avventori che li usano per appoggiarsi e appoggiare le proprie consumazioni. Oppure possiamo notare bidoni posti accanto all’esposizione dei menù dei ristoranti. Eppure non tutti si organizzano così. Molti pubblici esercizi tengono invece i bidoni per la raccolta delle varie frazioni di rifiuti all’interno dei propri locali. Ma esiste una regola oppure no? E’ ammissibile che le vie più pregiate del centro della città vengano usate come postazioni per la raccolta dei rifiuti? Perché il Comune non interviene? Anche nell’arredo esterno lo standard estetico è decisamente basso e poco curato. Il campionario di gazebo esterni ai locali è variegato e senza alcuna linea coerente che risponda a uno standard uniforme. Strutture diversissime tra loro, alcune ben curate, altre che rasentano la fatiscenza. Piante ornamentali scelte senza alcun criterio omogeneo, talvolta ben curate, altre volte abbandonate a se stesse come un campo incolto di periferia. E così degrado e qualità convivono spesso a pochi metri l’uno dall’altro. Vediamo poi che, come in un film di fantascienza distopica, ad una certa ora della sera scatta il momento X, dove ogni regola cessa di esistere. Liberi tutti. - hanno proseguito - I tavoli esterni dei ristoranti cominciano a moltiplicarsi e ad invadere spazi ovunque, portando a livelli di ristrettezza inaudita la possibilità di passeggio, come se l’intero centro storico si trasformasse in una enorme sagra paesana; peccato che proprio le sagre sono gestite con più ordine e criterio e che lo stato attuale di occupazione di suolo pubblico non risponda ad alcuna logica di valorizzazione e tutela del centro storico. Un altro aspetto che genera degrado è l’aumento dei periodi di chiusura degli esercizi pubblici. Alcune attività hanno cominciato a chiudere per mesi fuori dalla stagione estiva anche nel periodo delle festività quando la città è comunque meta di turisti e visitatori. E questo succede nelle aree più vitali e di pregio della città. Anche in questi casi durante i mesi di chiusura le strutture esterne ai locali non vengono smontate e continuano ad occupare il suolo pubblico. Si restringono quindi in maniera significativa gli orari di apertura di pubblici esercizi e questo porta inevitabilmente a una desertificazione delle attività e dei servizi che si riverbera sull’intera città e sull’immagine che offre. Il luogo che ogni attività occupa è un patrimonio comune e impoverire l’offerta commerciale della città, anche in termini di aperture, è un danno che trascina con sé altre conseguenze per il commercio e per la vivibilità della città".
"E’ tempo di ribaltare questa visione di deregulation che si è diffusa negli ultimi tempi e che l’amministrazione, nel silenzio, ha consentito. Un’amministrazione silente che non tiene conto dell’interesse comune e che abdica al proprio ruolo di gestire gli spazi pubblici secondo una visione di qualità e di decoro. Piombino turistica? Non scherziamo, il cammino è lungo!".
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