Attualità giovedì 23 gennaio 2020 ore 16:01
Una via intitolata a Vittorio Giorgini

La giunta comunale ha approvato la delibera con la quale si dispone l’invio della richiesta alla Prefettura che dovrà esprimere il parere
PIOMBINO — Una strada dedicata all’architetto Vittorio Giorgini in occasione del decennale della sua scomparsa. Il Comune di Piombino ha dato il via all’iter di intitolazione della strada che dal ristorante Demos a Baratti conduce fino a casa Esagono.
La giunta comunale ha infatti approvato la delibera con la quale si dispone l’invio della richiesta alla Prefettura che dovrà esprimere il proprio parere e rilasciare l’autorizzazione per la nuova denominazione dell’area.
L’ amministrazione è venuta incontro, condividendone lo spirito e i contenuti, alla richiesta inoltrata recentemente dall’associazione B.A.Co. (Baratti achitettura e arte contemporanea), che ha in concessione la gestione della Casa Esagono, una delle due opere, insieme a Casa Saldarini (conosciuta coma casa Balena) che l’illustre architetto realizzò a Baratti tra gli anni ‘50 e ‘60 del 1900.
“Abbiamo accolto con molto piacere la proposta dell’associazione Baco – ha affermato il vicesindaco e l’assessore alla cultura Giuliano Parodi – considerata l'importanza della figura di Vittorio Giorgini (1926-2010), architetto di fama universalmente riconosciuta e figura di spicco del panorama culturale italiano nel secondo dopoguerra. L’opera di Giorgini si contraddistingue infatti per le sue intuizioni di assoluta avanguardia, spaziando su campi diversi e con un’attenzione speciale all’ambiente e al paesaggio. In occasione del decimo anniversario della sua scomparsa, il 19 febbraio 2020, organizzeremo insieme all’associazione B.A.Co. un calendario di eventi culturali a partire dalla primavera, momenti di approfondimento e di valorizzazione reali dell’opera di Giorgini in relazione al nostro territorio”.
Vittorio Giorgini, che si è formato in una Firenze ricca di fermenti culturali a cavallo degli anni ‘50 e ‘60, è stato una personalità di rilievo nel panorama nazionale e internazionale vantando collaborazioni importanti anche in campi diversi.
Subito dopo la laurea, nel ‘57, si trasferisce a Roma. Prima di divenire noto con casa Saldarini (1962), Giorgini realizza casa Esagono a Baratti (1957) e l’allestimento della galleria d’arte “Quadrante” a Firenze, basata anch’essa sullo studio delle forme della natura a cui l’architetto si dedica ininterrottamente dalla metà degli anni ‘50. Casa Saldarini gli valse l’invito alla “Prima Triennale itinerante d’Architettura italiana contemporane” a Firenze nel 1965. Nello stesso anno e con la collaborazione di Luigi Terragni, è a Tokio dove allestisce la mostra “Italia 1965. Architettura. Produzioni d’Arte”. Negli anni seguenti e fino alla sua morte nel 1996, promuove esposizioni a livello internazionale e nelle città più importanti. Il suo principale interesse è stato rivolto all’osservazione delle strutture naturali considerate come dei modelli in grado di fornire indicazioni utili per la definizione di nuove soluzioni progettuali.
L’associazione B.A.Co. nata nel 2012 a due anni dalla sua morte, custodisce, gestisce e valorizza l’archivio dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica della Toscana.
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