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Lavoro martedì 07 gennaio 2020 ore 16:09

"Dare un forte segnale a politica e azienda"

L'Unione sindacale di base scende in piazza a manifestare per denunciare la situazione relativa allo stabilimento Jsw



POMBINO — Sabato 11 gennaio Usb scende in piazza a Piombino. Appuntamento alle 15,30 in parco Caduti sul lavoro.

"In questi giorni si pubblicano sui giornali articoli da tutte le parti sulla grave situazione delle acciaierie e sui 250 esuberi comunicati dal dottor Nardi, ma rimangono parole scritte e i fatti e le promesse si allungano senza vedere fatti concreti. - si legge in una nota - Si vuole dare un forte segnale alla politica e all'azienda? Per questo Usb scende in piazza per manifestare e far sentire la nostra voce, non si può parlare sentenziare e stare sempre con coloro che hanno portato questa situazione qui in Piombino. I 250 esuberi ci saranno se il piano industriale ed i forni si faranno entro il 2023, ma nessuno parla che se la multinazionale indiana non investirà sulle acciaierie piombinesi gli esuberi saranno molto di più, circa 750". 

"Gli ammortizzatori sociali sempre più bassi sono legati al piano industriale, quindi se tra fine gennaio e inizio febbraio gli impegni sugli investimenti non saranno confermati con fatti e impegni veri il prossimo rinnovo di ottobre 2020 della cassa integrazione sarà a rischio. - hanno aggiunto - Ricordiamo anche che la supervisione del Commissario Straordinario dello Stato sarà fino a giugno 2020, se gli impegni presi durante la vendita a Jindal non verranno confermati entro quella data l'azienda non avrà più un controllo statale diretto qui in Piombino". 

Per questi motivi l'Usb chiede "la verità e non chiacchiere e promesse". 

"È dal 2014 che ci raccontano tutto e di più ma la verità è che abbiamo una produzione ferma, nessun investimento fatto o programmazione con date certe, più di 1000 lavoratori in cassa integrazione, 660 lavoratori che lavorano un giorni si e gli altri cinque no, feste e pacchi di natale ma con salari da 800 euro, mancanza di un presidio medico in azienda e impianti vecchi e obsoleti, nessuna bonifica è ancora iniziata, un porto deserto e poco funzionante, ferrovie e strade vecchie e subito bloccate per un'incidente o guasti vari. La politica nazionale e regionale quasi del tutto assente da anni in una città come Piombino zona di crisi complessa. Ribadiamo - hanno concluso - il nostro invito a tutti alla manifestazione, facciamoci sentire in questo silenzio. Lottiamo per il nostro lavoro e per il nostro futuro".


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