Politica lunedì 09 giugno 2025 ore 08:00
Accolta la mozione di Landi sul salario minimo

"Traguardo importante che ha visto il Movimento5Stelle impegnato in prima linea in più occasioni". Ecco cosa cambia per l'Amministrazione
SAN VINCENZO — Dal 5 Giugno anche il Comune di San Vincenzo si impegna per il salario minimo di 9 euro l’ora, dopo l’approvazione, durante il Consiglio comunale del 4 Giugno scorso, della mozione presentata dal consigliere di minoranza Alessio Landi, capogruppo di SanVincenzo5Stelle. La mozione è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza, Officina San Vincenzo, e il gruppo consiliare San Vincenzo SI con Guido Cruschelli.
"Un traguardo importante, che ha visto il Movimento5Stelle impegnato in prima linea in più occasioni, anche a livello governativo. - ha commentato il consigliere Landi - In Italia, infatti, non esiste un salario minimo legale, ma la Costituzione, la normativa europea, la Corte di Cassazione e perfino il nuovo Codice degli Appalti Pubblici offrono strumenti utili. Questi stabiliscono che la retribuzione debba fare riferimento alla contrattazione collettiva nazionale di categoria, ma consentono anche di discostarsene quando la retribuzione minima risulta in contrasto con i criteri di proporzionalità e sufficienza previsti dall’art. 36 della Costituzione. In definitiva, - ha spiegato - l’orientamento giurisprudenziale attuale riconosce come predominante e legittimo il principio secondo cui il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e, in ogni caso, sufficiente ad assicurare a sé e alla propria famiglia un’esistenza libera e dignitosa, come sancito dalla Costituzione Italiana".
L’amministrazione si impegna a: applicare i contratti collettivi più pertinenti negli appalti comunali, salvaguardando trattamenti più favorevoli; promuovere lo stesso principio presso gli organi strumentali e le società partecipate del Comune; verificare che i contratti di gara prevedano una retribuzione minima inderogabile di 9 euro l’ora; accertare l’equivalenza delle tutele qualora gli operatori economici propongano contratti collettivi differenti; effettuare una ricognizione dei contratti in essere dal 2022 per valutarne le condizioni economiche e normative; monitorare costantemente il rispetto dei contratti attraverso report semestrali; organizzare incontri periodici con le organizzazioni sindacali per definire strategie condivise volte a garantire la soglia minima retributiva di 9,00 € l’ora in tutti i contratti.
"Un segnale importante, che arriva proprio a ridosso del referendum sul lavoro dell’8 e 9 giugno", ha commentato in conclusione Landi.
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