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Attualità sabato 16 maggio 2020 ore 16:44

Dopo due giorni revocato il divieto di balneazione

Analisi Arpat (Foto di repertorio)

I sindaci di Piombino e San Vincenzo contestano Arpat per non aver spostato il campionamento visto le condizioni meteorologiche avverse



SAN VINCENZO — "Ci sono imprese, nei nostri Comuni, che rischiano di non aprire la loro attività a causa delle restrizioni vigenti e, in un clima come quello attuale, appare del tutto inopportuno, se non persecutorio, effettuare il primo campionamento stagionale il giorno stesso in cui si sono verificati eventi di precipitazioni atmosferiche segnando l’inizio di una già difficile stagione balneare con un divieto di balneazione". Queste le parole dei sindaci San Vincenzo e Piombino, Alessandro Bandini e Francesco Ferrari, in una lettera indirizzata a Arpat e alla Regione Toscana. 

Una nota, inviata venerdì, in seguito ai divieti di balneazione che i due sindaci si sono trovati costretti ad apporre dopo i risultati sfavorevoli delle prime analisi dei campioni di acqua prelevati dai tecnici di Arpat il giorno 11 Maggio, poche ore dopo le prime piogge abbattutesi sul territorio. Divieti, tre a Piombinouno a San Vincenzo, che sono scattati proprio a ridosso di una stagione turistica che, evidentemente, già partirà in maniera penalizzata a causa dell’emergenza sanitaria in corso

Due giorni dopo i primi campionamenti, nuove analisi hanno confermato il rientro dei valori nei parametri consentiti determinando la revoca di quelle ordinanze.

Le amministrazioni di San Vincenzo e Piombino puntano comunque il dito contro la mancata valutazione da parte dell’Agenzia del "delicato scenario attuale, non avendo ritenuto opportuno spostare di qualche giorno la data del prelievo, così come consentito dalla normativa". Ipotesi, quest’ultima, contemplata proprio da un decreto della Regione, nell’ambito del quale si accetta lo spostamento della data dei prelievi entro 4 giorni successivi alla data indicata nel calendario di monitoraggio a seguito di condizioni meteorologiche avverse. 

"È nostra intenzione - hanno scritto i sindaci Bandini e Ferrari - tutelare sicuramente la salute dei cittadini e mettere in campo tutte le azioni previste delle varie normative vigenti, ma al tempo stesso, anche difendere l'economia e l'immagine dei nostri territori adottando ogni provvedimento necessario". 

Nella nota trasmessa a Arpat e Regione, e per conoscenza ad Anci e Ali, Bandini e Ferrari richiedono la collaborazione di tutti gli enti affinché, insieme, nel rispetto delle leggi, venga arginato il fenomeno di crisi e aiutato il il tessuto economico, sociale e produttivo a ripartire.


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