Politica venerdì 21 febbraio 2025 ore 11:00
"Sovracomunalità al centro del dibattito"

La coalizione Una storia nuova focalizza l'attenzione sulle politiche della Val di Cornia nell'annunciata rotta verso sud di Piombino
SUVERETO — A proposito del dibattito sul passaggio del Comune di Piombino sotto la Provincia di Grosseto è intervenuto il gruppo Una storia nuova di Suvereto.
"Parliamo di un annuncio improvviso, di una volontà mai emersa nel recente passato o nella scorsa campagna elettorale. - si legge in una nota - È una proposta che fatichiamo a comprendere, visto lo stato attuale delle cose: dopo la riforma Delrio del 2016 le Province hanno visto le proprie competenze ridursi drasticamente fino, quasi, all’azzeramento mentre i servizi e le infrastrutture più importanti già oggi sono gestiti tramite realtà ed organismi che quasi sempre si estendono ben oltre i confini provinciali e che con le stesse Province come organi politici hanno poco o niente a che fare: pensiamo alla salute, gestita e organizzata da Asl e Società della Salute che si estendono ben oltre i confini della provincia di Livorno, oppure ai rifiuti, gestiti per l’intero Ambito Territoriale Ottimale dalla società Sei Toscana su un territorio che va da Piombino fino ad Arezzo; ancora, il trasporto pubblico locale ha oggi un unico gestore regionale mentre il porto è governato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, insieme ai porti di Livorno, Capraia e dell’Isola d’Elba".
"Da suveretani non possiamo fare a meno di evidenziare come la possibilità che un sindaco se ne esca con novità come questa rappresenti la totale e completa certificazione dello stallo del processo di politiche sovracomunali che dovrebbe servire al nostro territorio per uscire dalla crisi in cui versa ormai da tanti anni. - si prosegue - La verità è che l’aver progressivamente dismesso l’idea di una collaborazione fattiva e di una direzione comune a tutte le realtà locali, un processo iniziato con lo scioglimento d’ufficio dell’ex Circondario nel 2010 e sicuramente amplificato dalla diversità dei colori politici delle amministrazioni che si sono succedute negli anni, oggi dimostra in tutta la sua forza la propria gravità: abbiamo forse deciso che in Val di Cornia si debbano permanentemente abbandonare tutti i processi di collaborazione tra le amministrazioni? Che si debbano chiudere a chiave nel cassetto strumenti come le associazioni delle funzioni o le realtà istituzionali come le Unioni dei Comuni in cui ognuno conservi la propria autonomia riuscendo però ad ottenere programmazione, indirizzi e soprattutto risultati comuni? Come coalizione Una Storia Nuova abbiamo creduto dall’inizio del nostro percorso politico nella necessità del ritorno ad una dimensione sovracomunale della politica della Val di Cornia: oggi - si conclude - l’occasione è buona per lanciare nuovamente un appello perché i sindaci, a partire da chi come la sindaca di Suvereto Jessica Pasquini ha costruito la propria fortuna politica sui temi della sovracomunalità dichiarata, ma mai realizzata, si impegnino per riportare questo tema al centro del dibattito al posto di certe assurde modifiche amministrative".
Anche da Campiglia Marittima erano emerse simili preoccupazioni. Il Pd nei giorni scorsi aveva espresso la sua preoccupazione per le conseguenze che questa azione avrebbe portato alla Val di Cornia (leggi qui l'articolo collegato).
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