Attualità venerdì 13 dicembre 2024 ore 11:41
Eolico, no di Confagricoltura a impianti previsti
Il presidente Neri: “Favorevoli alle energie rinnovabili. Ma così a rischio sviluppo agricolo, equilibrio ambientale e attrattività turistica”
TOSCANA — "No agli impianti previsti sul territorio regionale, In Toscana è prevista la realizzazione di alcuni impianti eolici in territori di grande pregio agricolo e paesaggistico. La loro vocazione naturale non può essere ignorata a favore di interventi che rischiano di compromettere lo sviluppo agricolo, l'equilibrio ambientale e anche l'attrattività turistica”. A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana.
“Le fonti di energia rinnovabile - ha proseguito Neri - sono una risorsa essenziale per il nostro futuro, ma non possiamo permettere che l'agricoltura venga relegata al ruolo di spettatrice, se non peggio. Gli agricoltori e le imprese agricole devono essere coinvolti attivamente nelle scelte strategiche legate all'installazione di impianti eolici e fotovoltaici, che hanno un impatto significativo sul territorio e sul tessuto produttivo locale. È fondamentale che i progetti siano concertati con gli imprenditori e gli operatori del settore agricolo, i primi custodi del territorio. Non possiamo accettare - continua il presidente di Confagricoltura Toscana - l'installazione massiva di pale eoliche senza il minimo coinvolgimento delle comunità agricole".
"La Toscana - ha ricordato Neri - attrae un turismo diverso, più slow e qualificato, anche grazie all'impegno degli agriturismi e delle imprese agricole nel valorizzare il paesaggio e le produzioni locali. Stravolgere questi equilibri significa compromettere anni di lavoro e investimenti".
Confagricoltura Toscana ha dunque chiesto che le decisioni relative agli impianti siano basate su un dialogo trasparente e inclusivo con i territori coinvolti. "Non possiamo accettare che gli agricoltori subiscano le conseguenze di scelte calate dall'alto. - ha concluso Neri - La differenza la fa il come vengono realizzati questi impianti. Per questo chiediamo che si apra un tavolo di confronto con le istituzioni, a partire da quelle nazionali, per garantire una pianificazione rispettosa del territorio e delle sue peculiarità".
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