Politica giovedì 12 dicembre 2024 ore 09:38
"Così favoriscono eolico e fotovoltaico selvaggio"

Parodi: "Il Consiglio di Stato sta limitando il potere discrezionale delle Regioni e dei Comuni coinvolti"
PIOMBINO — In merito ai progetti di parchi eolici e fotovoltaici, è intervenuto Giuliano Parodi, ex sindaco di Suvereto ed ex assessore all'Urbanistica del Comune di Piombino, evidenziando le responsabilità di Governo e Regione.
"L'assalto al territorio della Val di Cornia da parte di azioni speculative legate all'installazione degli impianti di energia rinnovabile è all'ordine del giorno, con numerose richieste autorizzative sui tavoli della Regione e del Ministero e molti cittadini allertati sul piede di guerra. Ma proprio il Governo, che dava mandato alle Regione di normare le AREE, per evitare impianti a macchia di leopardo sul territorio, tramite il Consiglio di Stato tira il freno a mano. – ha commentato Giuliano Parodi - Da oltre 12 anni sono sempre stato in prima linea contro le speculazioni fatte sul territorio con risultati positivi, nel 2011 contro l’installazione di una centrale a Biomasse a Suvereto e nel 2012 contro la messa in opera di 17 pale eoliche, presentate dalla società FERA, disseminate in Val di Cornia, ma adesso siamo in una fase storica diversa ed è bene avere conoscenza del quadro normativo e delle posizioni del Governo centrale”.
"In ottemperanza alla richiesta dalle norme nazionali, che mira a regolare gli spazi regionali dove realizzare i nuovi impianti in vista del target 2030 che vuole il territorio impegnato a raggiungere almeno 4,25 GW di FER, la Toscana ha avviato il percorso verso la definizione di una Legge regionale Aree idonee. - ha proseguito - Il 2 Dicembre la Giunta regionale approva la proposta di legge n.2 sulla 'Promozione della transizione energetica e disciplina per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee o non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia da fotovoltaico ed eolico' ma poche settimane prima, il Consiglio di Stato, con ordinanza del 14 Novembre 2024 ha sospeso, in via cautelare, un passaggio del Decreto ministeriale Aree Idonee che riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici ed eolici nei pressi di beni sottoposti a tutela. In particolare il provvedimento riguarda l’articolo 7, comma 2, lettera C, che dà la possibilità alle Regioni di salvare o dichiarare non idonee le aree che rientrano nell’articolo 20 comma 8 del D. Lgs. 199/2021. Quest’ultimo prevede l’idoneità di tutte le aree che non rientrano nel perimetro dei beni sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei Beni Culturali o che ricadono nella fascia di rispetto di tre chilometri per gli impianti eolici e di 500 metri per gli impianti fotovoltaici”.
“Ciò significa - ha spiegato Parodi - che tutte le aree che non rientrano in queste fasce sono da considerarsi idonee per legge dello Stato e non possono essere dichiarate inidonee dalle leggi regionali. Il Consiglio di Stato, con questa decisione, sta così limitando il potere discrezionale delle Regioni e dei Comuni coinvolti. L’ordinanza arriva dopo che il Consiglio di Stato aveva accolto il riscorso di alcune grandi società attive nello sviluppo di impianti da fonti rinnovabili, che saranno ascoltate dal TAR Lazio a febbraio 2025, pertanto invito i Sindaci oltre a partecipare ai comitati come semplici cittadini ad attivarsi fattivamente verso i loro partiti nazionali di riferimento al Governo, perché è a Roma che si decidono, non solo le strategie energetiche nazionali, ma le norme che possono impedire l’assalto alla diligenza che la Val di Cornia sta subendo”.
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