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martedì 19 marzo 2024

INCONTRI D'ARTE — il Blog di Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci è nato Pontedera e vive a Calcinaia. Giornalista e critico ha pubblicato numerosi volumi sul cinema e sull’arte. Tra le sue pubblicazioni “Paolo e Vittorio Taviani , la poesia del Paesaggio”, editore Gremese. Ha diretto la rivista letteraria Ghibli ed ha collaborato con importanti istituzioni pubbliche. Attualmente è funzionario della Regione Toscana.

​Il viaggio nel cinema di Pier Toffoletti

di Riccardo Ferrucci - mercoledì 22 settembre 2021 ore 07:30

Dal 25 settembre al 20 ottobre a Lucca alla chiesa di San Cristoforo si potrà visitare la splendida mostra di Pier Toffoletti “ Stars e Frames” che apre ufficialmente l’edizione 2021 del Lucca Film Festival, promossa dal Comune di Lucca, dalla Regione Toscana e dalla Galleria Casa d’Arte San Lorenzo. E’ un viaggio sentito nel mondo del cinema con immagini di grandi protagonisti, da Sean Connery a Sophia Loren, e di frame di grandi film, da Blade Runner a L’attimo fuggente. L’artista ha saputo ricreare sulla tela la magia della settima arte attraverso immagini simbolo dei suoi protagonisti e di alcuni Pier Toffoletti nasce nel 1957 in provincia di Udine. La sua passione per la pittura è molto precoce. Nel 1976 si diploma presso il Liceo Artistico di Udine. Nel 1979 apre uno studio pubblicitario operando come creativo in campagne pubblicitarie e come regista di spot televisivi e video clip. Collabora con emittenti televisive nazionali e locali realizzando diversi cortometraggi d’animazione e video clip. Fino al 1995 Toffoletti dipinge nei ritagli di tempo, alternando questa sua passione a quella della speleologia. Tra il ’92 ed il ’95, una serie di viaggi nel Centro e Sud America segnano l’inizio di un importante cambiamento che lo porta ad impegnarsi a tempo pieno nella pittura.

Ha esposto in oltre duecento mostre tra personali e collettive. Nel 1999 espone presso l’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo e nel 2002, invitato dall’Asahi Art Communication di Tokyo, espone “La meraviglia dell’arte” al Palazzo Zenobio di Venezia e nel 2003 a Fiesole (Fi).

La tua mostra inaugura il Lucca Film Festival con una serie di dipinti dedicati al cinema e alle sue stars. Come è nata questa idea?

E’ nata da un tuo suggerimento e da una conversazione che abbiamo avuto. I film che ho scelto sono quelli che mi hanno impressionato e che hanno lasciato un forte ricordo nella mia memoria.

In un recente catalogo collochi le tue opere in una villa abbandonata. Sembra il set di un film, una tua personale messa in scena.

L’idea è nata da un mio amico che faceva foto a delle modelle in luoghi particolari, un giorno mi dice che ha trovato una villa abbandonata che diventa un luogo ideale per realizzare delle foto. Sono andato a vedere ed ho compreso che ambientare i miei quadri in questi spazi gli conferiva una suggestione maggiore, una sensazione dirompente e quasi magica.

Come riesci a coniugare nei tuoi dipinti la figurazione dei volti delle star con i segni più astratti della tua pittura ?

Sono sempre stato affascinato dalla bellezza e viene naturale pensare ad un volto femminile. Il volto di una donna non è soltanto realistico, può diventare un’icona della bellezza. Ho lavorato su due livelli: una prima situazione informale e casuale, una seconda situazione più reale che si identifica con la figura umana. La prima stesura è libera ed informale, poi intervengo con la figurazione e la mia idea di bellezza, immagini che non interferiscono con quello che ho fatto prima. Le emozioni contrapposte si sommano dando origine alla mia pittura finale. Alla fine del mio percorso la bellezza vince, riesce ad emergere dal caos circostante e dai segni che appaiono sulla tela.

Una curiosità che ci devi spiegare è come sono nati questi volti con le mascherine. In un certo modo hai previsto la stagione del Covid.

Non è un’anticipazione, ma è una presa di coscienza immediata. All’inizio dell’epidemia sono stato molto colpito da queste immagini di crisi e di diffusione del contagio. Dopo aver raffigurato gli occhi mi sono fermato e sono nate una serie di immagini che sembrano avere sulla bocca una mascherina. Sono nati una serie di quadri con questo elemento di novità e adesso ho richieste per queste opere per realizzare copertine di libri ed altre immagini legate al Covid.

Stanley Kubrick affermava che i suoi inizi come fotografo hanno influenzato molto il suo modo di far cinema, anche nel tuo lavoro sembra di cogliere una presenza importante della fotografia.

Ho studiato fotografia al liceo artistico ed all’inizio ho lavorato in uno studio che si occupava di fotografia industriale e commerciale. E’ naturale che anche adesso usi la fotografia come modello per realizzare la mia opera artistica. E’ partendo dalla foto e dall’immagine che nascono successivamente le mie creazioni e le mie elaborazioni artistiche.

Dopo il viaggio tra le stelle del cinema cosa ci riserva in futuro il tuo lavoro ?

Adesso ho una grande confusione in testa, con mille cose che vorrei fare. Devo comunque proseguire un percorso, nel mio lavoro c’è una evoluzione continua e sono curioso anch’io di scoprire dove mi porterà il mio lavoro futuro. Non programmo mai niente, è il tempo, le suggestioni, le cose che vedo che influenzeranno il mio progetto artistico. Adesso sono in attesa di scoprire quali sorprese mi riserverà il domani.

Riccardo Ferrucci

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