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martedì 19 marzo 2024

TURBATIVE — il Blog di Franco Bonciani

Franco Bonciani

Franco Bonciani, fiorentino, tecnico, docente e dirigente sportivo, gestore di impianti natatori. Con uno sguardo attento e scanzonato su quello che gli succede attorno

Il ministro mi ama

di Franco Bonciani - venerdì 23 ottobre 2020 ore 21:00

Il ministro Spadafora - foto da Facebook

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, mi vuole bene. C'ho le prove: mi manda soldi anche quando gli ho scritto che non li volevo.

Un breve accenno a fatti recenti.

Sono fra quelli che hanno percepito per tre mesi, Marzo, Aprile e Maggio, con impianti chiusi, spese varie e zero ricavi, l’indennità di 600 euro al mese prevista dal Cura Italia per i collaboratori sportivi. Tralascio altri particolari, ce ne sarebbero, perché rischierei di rovinare questa bella storia d’amore.

Il ministro Vincenzo Spadafora, che, ripeto, a me vuole bene, in questo periodo Covid si è sperticato, confortato dai like, in comunicazioni urbi et orbi in diretta Facebook nelle quali si proponeva come Robin Hood dei lavoratori dello Sport in Italia. Ha partorito una bozza di legge di riforma del settore (per fortuna ancora al palo, mi riservo di scriverne in futuro, se ne avremo uno), poi ha annunciato che sarebbero arrivati 600 euro anche per il mese di Giugno. 

I fondi, dopo uno stop imposto dalla Corte dei Conti che aveva riscontrato alcuni problemi, a Ottobre finalmente sono diventati disponibili per molti che, ancora, erano senza lavoro

Ed eccoci ai giorni attuali e alla riprova dell'affetto che nutre per me il ministro Spadafora.

A mezzanotte e due minuti del 6 ottobre mi arriva una mail da Sport e Salute (l'Inps de noantri) dove si anticipa che sarà erogata l'indennità di 600 euro per il mese di Giugno, avvisandomi che qualora fossero venuti meno i presupposti per riceverli (non era chiaro nella mail di cosa si parlasse e non c'erano spiegazioni o rimandi a chiarimenti specifici) avrei dovuto rinunciare, scrivendo una mail a rinuncia@sportesalute.eu entro giovedì 8 ottobre 2020. Vado a cercare in rete, trovo qualche chiarimento, decido.

Considerato che a Giugno ero riuscito a percepire un compenso in linea con lo stesso mese dell'anno precedente, che i parlamentari che hanno chiesto il bonus per le partite IVA mi hanno fatto schifo, che i soldi pubblici devono andare a chi ne ha più bisogno, che è importante dare l’esempio e che le regole vanno rispettate, nella stessa giornata di martedì 6 Ottobre, senza aspettare la scadenza, ho inviato la mail di rinuncia

Confesso che mi sono sentito parecchio in pace con me stesso per aver fatto la cosa giusta: ne ero fiero.

Il 15 ottobre accedo al mio conto corrente online per eseguire un pagamento. Vedo i movimenti e mi accorgo che Vincenzo mi ha voluto veramente bene: tre giorni prima Sport e salute mi ha accreditato i 600 euro ai quali avevo rinunciato

Pieno di gioia, per segnalare l'errore prima telefono ad una povera centralinista imbarazzata che sa dirmi solo che siamo in diversi nella stessa situazione (beh, evviva, c'è gente onesta, alla faccia dei "lavoratori in nero dello sport"!), così non mi accanisco.  Poi, ancora tutto ebbro di felicità, scrivo un'altra mail al medesimo indirizzo. Eccola:

"Spett.le Sport e Salute spa,
Vi informo che, nonostante avessi seguito le Vostre indicazioni, comunicando la rinuncia all'indennità del mese di Giugno prevista dal Cura Italia, come potete vedere, ben prima (6 ottobre) della scadenza da Voi indicata (8 ottobre), mi è stata accreditata da parte Vostra la somma di euro 600 sul conto corrente in data 12/10/2020.
Ora, a parte il fatto che mi sembra raccapricciante questa gravissima svista da parte Vostra, confermo che non voglio soldi di cui non credo di avere diritto, e comunque non sono disposto, per restituire l'importo che mi avete erroneamente accreditato, a sostenere spese e fastidi a causa di Vostre negligenze.
Attendo un rapido riscontro da parte Vostra. Saluti Franco Bonciani"

Ricevo risposta sulla mail nel pomeriggio di mercoledì 21: Sport e Salute mi ringrazia per la segnalazione invitandomi a fare un bonifico per restituire i 600 euro. Metto da parte la voglia di rispondere con offese e di polemizzare - in fondo Vincenzo ci ha provato a darmi dei soldi - ed eseguo il bonifico: ricevuti euro 600,00, usciti euro 600,50. 

Ci ho rimesso 50 centesimi di spese bancarie ma, per amore, si fa questo e altro!

Franco Bonciani

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