Cronaca giovedì 17 luglio 2025 ore 18:40
Pesca illegale e un ristorante chiuso

In Toscana sono state sequestrate due reti a strascico e tre tonnellate mezzo di prodotti ittici, chiusi due ristoranti. Il report della Guardia costiera
PROVINCIA DI LIVORNO — Con l’arrivo della stagione estiva, si intensifica in tutta la Toscana l’attività di controllo della Guardia Costiera lungo l’intera filiera della pesca. L’obiettivo è tutelare i consumatori e l’ecosistema marino in un periodo dell’anno in cui cresce in modo significativo la domanda di prodotti ittici, soprattutto nelle località turistiche balneari.
È in questo contesto che si è appena conclusa l’operazione “Etrurian Fish”, condotta su scala regionale dalla Direzione Marittima della Toscana.
L’operazione ha portato a un’intensa attività ispettiva con 157 controlli effettuati, che hanno consentito di accertare 44 illeciti, portando al sequestro di oltre 3.500 chilogrammi di prodotti ittici e di due reti da pesca a strascico non conformi. Complessivamente, sono state inflitte sanzioni amministrative per un totale di quasi 50.000 euro.
I controlli, mirati soprattutto a difendere il “made in Italy” e a contrastare pratiche scorrette di promozione del cosiddetto “local fish”, si sono concentrati strategicamente nelle grandi piattaforme logistiche dell’entroterra toscano, nei depositi di stoccaggio, magazzini e punti vendita all’ingrosso.
Durante queste ispezioni, i militari hanno sequestrato circa tre tonnellate di merluzzo nordico la cui etichettatura ingannevole poteva indurre i consumatori a credere che si trattasse di pescato locale. Per questo, sono state elevate sanzioni per 3.000 euro ai titolari delle attività coinvolte.
Nel corso dell’operazione, all’Isola d’Elba, è stato effettuato il sequestro e lo smaltimento immediato di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione, venduti da un ambulante completamente privo di autorizzazioni al commercio e pericolosi per la salute dei consumatori.
Particolarmente rilevante è stata anche l’attività svolta congiuntamente dagli ispettori pesca della Guardia Costiera di Livorno e dai funzionari della USL Toscana Centro – Dipartimento di Prevenzione, Unità Sicurezza Alimentare, durante un’ispezione presso un ristorante di Firenze gestito da cittadini di nazionalità cinese. L’azione congiunta, frutto della consolidata collaborazione tra le due istituzioni, ha portato alla luce gravi violazioni, tra cui l’assenza di documentazione di tracciabilità e la mancata applicazione delle corrette procedure sanitarie. I controlli sulle celle frigorifere hanno permesso di individuare prodotti ittici di dubbia provenienza e privi di etichettatura. In seguito a queste gravi irregolarità, l’Autorità Sanitaria ha disposto la chiusura temporanea del ristorante, da mantenere fino al ripristino delle condizioni igienico-sanitarie idonee.
Analoga attività è stata svolta sull’isola d’Elba dove i controlli congiunti di Autorità Marittima e Autorità Sanitaria hanno condotto alla chiusura di un ristorante nel Comune di Marciana per gravi carenze igienico-sanitarie.
Non sono mancate neppure le attività in mare, dove la Guardia Costiera di Livorno e Piombino ha impiegato per tre giorni consecutivi il pattugliatore CP 286, eseguendo operazioni di polizia marittima nelle acque dell’Arcipelago Toscano – in particolare attorno a Capraia, Giglio, Giannutri, Montecristo e Argentario.
Durante le ispezioni a bordo delle unità da pesca professionali, è stato scoperto un peschereccio della marineria di Castiglione della Pescaia che utilizzava una rete a strascico con maglie non conformi: il misuratore elettronico in dotazione agli ispettori ha infatti rilevato un’apertura inferiore rispetto a quella consentita, compromettendo la selettività e violando le normative vigenti.
Un secondo caso ha riguardato un’imbarcazione della marineria di Castiglioncello, sorpresa mentre pescava illegalmente con reti a strascico in zona vietata, nel tratto di mare antistante Donoratico, troppo vicino alla costa e in un’area di fondamentale importanza per la riproduzione delle specie marine.
L’imbarcazione era inoltre non tracciabile dai sistemi di localizzazione satellitare.
In entrambi i casi, sono scattati il sequestro degli attrezzi e del pescato, e sanzioni amministrative da 2.000 euro ciascuna. Il pescato sequestrato è stato successivamente donato in beneficenza ad enti caritatevoli della provincia di Grosseto.
L’attività della Guardia Costiera rappresenta un presidio essenziale per la tutela dell’ecosistema marino, la legalità nella filiera ittica e la sicurezza alimentare dei consumatori. Il contrasto alla pesca illegale e alle frodi commerciali proseguirà con costanza anche nei prossimi mesi, a garanzia della trasparenza del mercato e della sostenibilità ambientale.
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