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Lavoro mercoledì 13 novembre 2024 ore 12:50

Acciaierie, Camping Cig chiede garanzie

Il gruppo continua a chiedere un intervento diretto dello Stato a tutela del futuro dell'industria nazionale



PIOMBINO — "Il 27 Novembre i Sindacati sono convocati al Mimit per la crisi delle acciaierie di Piombino e purtroppo i problemi non mancano nemmeno per la Magona. Per noi era necessario andare, come previsto in un primo momento, portando tutti i lavoratori delle acciaierie sotto il ministero; senza lotte e mobilitazioni non saremo ascoltati ne dal governo ne da nessuno".

Lo scrive in una nota il Coordinamento Articolo 1-Camping Cig.

"Molte sono le rivendicazioni: chiedere il prolungamento della cassa integrazione in modo che copra i tempi per la realizzazione dei piani industriali di cui tra l'altro si parla senza saperne in realtà nulla, la creazione di una società di scopo interamente pubblica che dia immediate opportunità di lavoro come fatto a Cornegliano e non un semplice contenitore per disoccupati ma ancora di più è necessario cambiare il modo vecchio ed ideologico, ultraliberista, con cui è stata affrontata la crisi delle acciaierie a Piombino.- prosegue Camping Cig - Per noi Jindal che non aveva mantenuto nessuna delle promesse fatte con l'accordo del 2018 doveva essere cacciato e fare come a Taranto dove lo Stato mandata via la multinazionale inadempiente, Acelor-Mittal, si è ripreso lo stabilimento e tratta con gli imprenditori interessati al subentro. Questo dovevano pretendere i Sindacati oltre che a Taranto anche a Piombino!Governo, Comune e Regione hanno scelto di lasciare mano libera alle multinazionali persino all'inaffidabile Jindal! Lo hanno fatto firmando un'intesa, memorandum, con Jindal-Metinvest-Danieli molti mesi fa senza coinvolgere i sindacati ed il cui contenuto è rimasto segretato. Lo farà di nuovo lo Stato se, dopo l'accordo Jindal-Metinvest-Danieli per la spartizione delle aree industriali, riconoscerà a Metinvest le concessioni demaniali, scadute e non più in mano a Jsw da più di un anno, pari a circa 200 ettari di terreno industriale a Metinvest-Danieli, senza prima avere ottenuto un Accordo di Programma vincolante".

Secondo Camping Cig "Una volta ottenute dallo Stato queste aree Metinvest avrà più forza per dettare le condizioni dell'Accordo di Programma o farci cosa gli pare; quindi ribadiamo prima l'Accordo di programma e piano industriale e poi le concessioni dei terreni industriali demaniali. Possibile non capire che una multinazionale ha come orizzonte interessi che possono andare al di là dei lavoratori e cittadini di un territorio e dell'intera nazione? Possibile non vedere che le multinazionali venute fino ad oggi alle acciaierie le hanno portate al fallimento traendone profitto mentre noi ne abbiamo avuto solo danno? Possibile non capire che oggi è doveroso avere un altro rapporto con le multinazionali, in particolare quando vi è di mezzo uno stabilimento come quello di Piombino strategico per le ferrovie statali e per tutta l'industria italiana?"

"In altre nazioni questo è ben chiaro - prosegue Camping Cig -  pensiamo all'esempio Francese dove lo Stato nel 2021 mentre FCA si univa a PSA per dare vita a Stellantis, la Francia manteneva la partecipazione diretta in PSA per influenzare le strategie di Stellantis e garantire l'occupazione delle fabbriche Francesi. Allora chiediamo a tutti di cambiare passo anche ai sindacati! Dobbiamo lottare immediatamente per avere accordi di programma basati su progetti industriali verificati e approvati da lavoratori e cittadini per difendere occupazione, salute ed ambiente".

"Speriamo che di fronte ad eventuali critiche fatte da cittadini e lavoratori ai piani industriali che dovranno presentare nessuno reagisca come fatto a Nogaro da Danieli ricorrendo invece che al confronto alle denunce. I nuovi Accordi di Programma dovranno contenere vincoli e penali come avevamo detto inascoltati anche per i precedenti accordi. E' strategico chiedere che lo Stato entri nel possesso delle due nuove fabbriche con almeno il 51% della proprietà. Questo sarà l'unico modo per garantire che gli ingenti finanziamenti diretti ed indiretti che darà l'Italia per rendere possibile la nascita dei due nuovi stabilimenti non vadano persi come successo fino ad oggi e per tutelare occupazione ed ambiente. Guardate che questo di nuovo è realismo e non un progetto utopico. Che lo Stato entri nella proprietà come a Taranto. Per Taranto lo chiede persino il leader FIM Uliano dicendo che per i metalmeccanici è essenziale che lo Stato conservi una "presenza rilevante nella compagine azionaria" perché "abbiamo già visto com’è finita cedendo tutto al privato" . Il Senatore PD Misiani dice: "serve individuare un partner industriale stabile e affidabile ma anche mantenere una partecipazione azionaria dello Stato a garanzia del territorio e dei lavoratori, perché la Golden Power da sola è una soluzione non adeguata"! Questo chiedono a Taranto e questo dobbiamo chiedere anche noi a Piombino", conclude Camping Cig.


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