Lavoro venerdì 06 dicembre 2024 ore 11:20
Cassa Integrazione, "per noi i numeri non tornano"
Fiom e Uilm hanno chiarito le istanze presentate durante la riunione con la direzione del personale e il presidente esecutivo Carrai
PIOMBINO — Si è tenuto un incontro con la direzione del personale e il presidente esecutivo Marco Carrai in merito all'Istanza di proroga di Cassa integrazione in Deroga per ulteriori 12 mesi a partire dall'8 Gennaio 2025 all'8 Gennaio 2026 per 1.315 lavoratori Jsw.
"All'incontro come Fiom e Uilm ci siamo presentati dichiarando fin da subito che per noi quello era il primo incontro e che i numeri dichiarati durante l'incontro al MiMit per noi erano soltanto il punto di partenza della discussione, che quei numeri per noi non erano certamente una conquista. - hanno riferito i sindacati - Fin dalla firma del Memorandum di Jsw, come Fiom e Uilm abbiamo ritenuto un grave errore da parte di tutte le Istituzioni di avere siglato un documento ufficiale in sede Ministeriale che permetteva, senza uno straccio di Piano Industriale, alla multinazionale indiana di ragionare di soltanto 400 lavoratori invece di avere, come da noi richiesto, inserito la necessità di mantenere un numero congruo da definire in base agli investimenti, che avrebbe lasciato maggiori margini di discussione. In tutte le assemblee svolte abbiamo dichiarato che quel numero avrebbe creato difficoltà perché il gruppo indiano lo dava oramai per un dato acquisito ed infatti anche nella discussione odierna la società ritiene che il numero dichiarato al Ministero di 470 lavoratori con cartellini abilitati in cassa fino al 90% e 845 lavoratori in cassa integrazione a zero ore sia un numero ormai non discutibile, sebbene abbiano preso qualche giorno per valutare le nostre richieste fatte oggi al tavolo. L'azienda ha dichiarato di volere effettuare le scelte non insindacabilmente come avvenne a Giugno 2015 con il passaggio a Cevital, ma di volere utilizzare i parametri di legge".
Considerato che l'istanza sarà propedeutica per il nuovo Accordo di Programma Jsw che dovrebbe essere siglato entro Gennaio 2025, Fiom e Uilm hanno chiesto la possibilità di allegare all'istanza il Commercial Agreement tra Jsw e Metinvest-Danieli, in cui si evince che c'è effettivamente un accordo per la ripartizione delle Aree tra le due società, visto che a seguito di quell'accordo gli impianti vergella e barre dovranno essere demoliti dalla società ucraina. Fiom e Uilm hanno inoltre chiesto che sia inserito nel verbale la necessità di fare verifiche costanti da parte delle Rsu affinché i numeri del personale dei centri di costo attivi sia adeguato al mantenimento di tutti i diritti contrattuali (ad esempio Ferie, Par, Permessi sindacali, turnazioni regolari) senza dovere ricorrere a straordinari o turni improvvisati e non regolari, affinché in tal caso si vada immediatamente a richiamare un numero di lavoratori congrui dai centri di costo inattivi. All'interno del verbale hanno richiesto come Fiom e Uilm che si inserisca una clausola per permettere il maggior numero di rotazioni possibile, anche in base a ciò che emergerà dalle verifiche che dovranno essere costanti e scrupolose. Hanno chiesto anche di fare una verifica sulle mansioni che rimarranno attive, sia tra la parte impiegatizia che tra gli operai, affinché si utilizzi il massimo del personale riducendo al minimo i lavoratori che da Gennaio avranno i centri di costo inattivi.
"Questo permetterebbe di tenere agganciato al lavoro il maggior numero di persone, in attesa che il progetto Metinvest possa partire concretamente.
Come Fiom e Uilm ci siamo resi a disponibili ad una discussione vera che affronti al giusto momento la discussione sulla riorganizzazione e l'eventuale discussione necessaria al perfezionamento dell'Accordo di Programma, ma abbiamo anche chiarito in modo netto che il 2025 è un anno di transizione e l'esame congiunto per la firma dell'istanza di Cigs non è un accordo per un eventuale riorganizzazione del personale collegato alla definizione degli Accordi di Programma. Abbiamo chiaro, come Uilm e Fiom, e lo abbiamo dichiarato più volte, - hanno proseguito i sindacati - che si è concretizzata con la firma dell'accordo una nuova prospettiva per il rilancio della siderurgia piombinese, ma abbiamo davanti molte variabili e difficoltà, partendo proprio dal fatto che nell'immediato il numero dei lavoratori in cassa integrazione è destinato ad aumentare".
A questo punto risulterebbe importante discutere concretamente della formazione dei lavoratori per essere pronti ai nuovi impianti del progetto Metinvest-Danieli. Inoltre i sindacati hanno chiesto di valutare se ci sono le possibilità per uscite incentivate per quei lavoratori vicini alla pensione, ma anche per l'apertura delle procedure di esposizione all'amianto per il sito di Piombino.
"Come Fiom e Uilm siamo consapevoli che abbiamo un solo impianto in marcia e che i numeri non possono essere ribaltati, ma siamo determinati e convinti delle proposte fatte durante l'incontro, pertanto non saremo disponibili ad arretrare di un passo rispetto alle richieste avanzate anche a costo di non firmare l'istanza di proroga di cassa integrazione e a renderci indisponibili ad assecondare il sistema che deve produrre le condizioni per la firma dell'AdP e delle varianti urbanistiche necessarie", hanno concluso.
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