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Attualità giovedì 10 febbraio 2022 ore 09:33

Così si ricorda l'esodo giuliano dalmata

La rosa deposta dal coordinatore comunale di Forza Italia Davide Anselmi

Sabato mattina un dibattito promosso dall'Unione degli Istriani per la Toscana, alle 21 lo spettacolo di Simone Cristicchi



PIOMBINO — In occasione del Giorno del Ricordo, il Comune di Piombino ha organizzato un momento di dibattito dal titolo Esodo – in ricordo e uno spettacolo teatrale con Simone Cristicchi.

Sabato 12 Febbraio alle 10,30 in sala consiliare il sindaco Francesco Ferrari sarà insieme a Giampaolo Giannelli, coordinatore dell’Unione degli Istriani per la Toscana, e a Pietro Adilardi, un concittadino la cui famiglia ha attraversato il dramma dell’esodo giuliano dalmata.

“Questo genere di eventi – ha commentato il sindaco Francesco Ferrari – sono uno strumento per tenere alto nella memoria collettiva il passato doloroso che i nostri compatrioti hanno vissuto, ci aiuta a ricordare la grande tragedia che ha colpito tutta la comunità nazionale e che troppo a lungo è stata dimenticata. Il dramma dell’esodo e delle foibe, come ogni espressione di ogni genere di totalitarismo, ha caratterizzato un periodo buio che dobbiamo tenere a mente come monito affinché cose simili non accadano mai più. Omaggiare la vicenda degli esuli fiumani, istriani e dalmati che hanno perso la propria terra, la propria casa e, troppo spesso, la propria vita, vuol dire rendere loro la dignità che gli è stata portata via. La memoria non restituisce a queste persone ciò che hanno perso, ma è un diritto che a loro va riconosciuto dopo anni di lunghi silenzi”.

“Sono lieto e orgoglioso – ha dichiarato Giampaolo Giannelli, coordinatore regionale dell’Unione degli Istriani – di prendere parte a questa significativa iniziativa organizzata dal Comune di Piombino, in ricordo di una tragedia che ha colpito tutta la nazione. Il legame di collaborazione tra il Comune e Unione degli Istriani è particolarmente solido: questa iniziativa, come la mostra didattica dei pannelli del museo storico di Padriciano dello scorso anno e progetti futuri, sono sicuro che avranno una ricaduta positiva nella memoria di tutti noi”. 

Le iniziative proseguono alle 21 al Teatro Metropolitan con lo spettacolo Esodo di Simone Cristicchi, uno spettacolo che racconta il dramma degli esuli d’Istria, di Fiume e Dalmazia. In particolare, racconta del Magazzino 18, un luogo della memoria che conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall'Esodo. Per partecipare agli eventi, si ricorda, è necessario essere in possesso del Green Pass rafforzato.

Anche i partiti politici si sono organizzati in occasione della Giornata del ricordo delle vittime delle foibe. Giovedì 10 il coordinatore comunale di Forza Italia Davide Anselmi ha deposto una rosa bianca presso il piazzale martiri delle foibe in ricordo di tutte le vittime e della successiva tragedia dell'esodo Istriano, Fiumano e Dalmata. Anche Fratelli d'Italia si è data appuntamento alle 10,30 presso il piazzale dove si terrà una manifestazione per la commemorazione con deposizione di un omaggio in loro onore. Sabato 12 Febbraio alle 17 presso la sede di Fratelli d’italia Piombino, in via Copernico 8, si terrà un incontro con il professor Aldo Simone al fine di rinnovare la memoria sulla vicenda del confine orientale. 

Da giovedì 10 a sabato 12 Febbraio il Palazzo comunale e il Torrione saranno illuminati con i colori della bandiera nazionale.

Il presidente del Comitato 10 Febbraio Piombino Luca Baragatti con una nota ha voluto sottolineare come questa data sia "ricordata praticamente solo da pochi, quei pochi che nelle vene hanno il sangue e la cultura di un popolo costretto a morire lontano dalla propria terra".

"Non va persa mai l'occasione per raccontare tutto quello che è successo. - ha aggiunto - Ma cos’è il Ricordo? Può essere un attimo di commozione che dura il tempo di un giorno? Crediamo di no. Quello che è successo in Istria, Fiume e Dalmazia non è soltanto una pagina di storia da ricordare, e far ricordare il 10 Febbraio e che poi tristemente va scordato per il resto dell'anno.
La violenza subita dagli infoibati, l’ingiustizia dell’esodo ma anche la dignità dell’amor di patria, le storie di grandezza e riscatto, che gli italiani dell’adriatico orientale ci hanno consegnato, meritano molto di più che una semplice, anche se doverosa, cerimonia di poche persone.
Per far sì che sia ricordo condiviso la strada è ancora lunga e tanti, troppi, sono gli ostacoli da affrontare intitolazione di luoghi come per esempio simboli del ricordo. Norma Cossetto prima di tutti. Questo 10 Febbraio, allora, ricordiamo e facciamo ricordare ma, soprattutto, insistiamo affinché i nostri comuni inaugurino, se già non ne hanno, strade, piazze, parchi, monumenti, luoghi pubblici o anche targhe e panchine alle vicende delle foibe e dell’esodo. Solo così il ricordo diventerà di tutti".


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