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Politica giovedì 16 dicembre 2021 ore 13:36

"Risultato dell'incontro estremamente deludente"

Dal Pd la preoccupazione per lo stallo della vertenza Jsw. "Rischio di innescare spirale che porterà la città a perdere ulteriore economia"



PIOMBINO — "Il risultato dell'incontro al Mise di martedì è estremamente deludente. A fronte del rinnovo degli ammortizzatori sociali, ottenuti grazie all'impegno dei Sindacati, del governo e della Regione, emerge una situazione di confusione e di incertezza davvero allarmante per il futuro produttivo dell’industria. Ci chiediamo quali siano i motivi del prolungamento dei tempi della due diligence. Si tratta di normali divergenze sulla valutazione economica degli asset dell'azienda o si riscontrano resistenze e mancanza di collaborazione da parte del management indiano?".

A porre queste domande la Federazione e l'Unione comunale Pd che sottolinea come manchi a questo punto una proposta concreta da parte di Jsw riguardo agli investimenti, al tipo di prodotto e ai mercati da aggredire. "E riteniamo - hanno aggiunto - che non esistano motivazioni congrue per sospendere questa discussione fino alla definizione della due diligence. In un momento nel quale l’acciaio sta producendo utili per tutti i principali player mondiali, compresa Jsw, e in una fase storica nella quale potrebbero essere usate le risorse del Pnrr per la riconversione dell’industria e per le bonifiche, Piombino resta al palo".

"Hanno fatto bene le organizzazioni sindacali a segnalare che, in assenza di risposte urgenti da parte di Jsw, il governo dovrà verificare la disponibilità di altri interlocutori, disponibili a subentrare e a credere nel progetto. La città non può rimanere congelata in una bolla dall’inerzia di un interlocutore che ha fatto del rinvio la sua cifra di questi anni. - hanno proseguito - Nel merito, riteniamo che il progetto industriale debba puntare, per la parte strettamente siderurgica, sull’acciaieria elettrica, sulla piena valorizzazione della produzione delle rotaie come core business strategico, sulla diversificazione e verticalizzazione dei prodotti in sinergia con Magona per la produzione di acciai piani. Per noi, però, l'impegno dello Stato attraverso Invitalia non può avere solo lo scopo di salvare un’azienda e neanche solo il comparto della siderurgia. Lo Stato, a Piombino, deve guidare il processo di riconversione del nostro sistema economico". 

In questo quadro per il Pd si dovrebbe aprire una discussione sulle aree retroportuali in concessione all’azienda e quelle inutilizzate all'interno del perimetro industriale, non più come strumento di contrattazione, ma per comprendere quali possano essere gli attori, anche istituzionali, in grado di bonificarle e di utilizzarle per strategie nuove capaci attrarre impresa e generare lavoro (leggi qui l'articolo collegato).

"Se la vicenda industriale non troverà una soluzione, il rischio è di innescare una spirale che porterà la città a perdere ulteriore economia, ulteriori abitanti ed ulteriori servizi, a partire dalla sanità. Per questo occorre un’alleanza che veda tutti dalla stessa parte a difesa del lavoro. A partire dalle forze politiche e sociali e dalle categorie, con i cittadini, a fianco dei sindacati e dei lavoratori di oggi e quelli del futuro. Non è la battaglia di qualcuno, - hanno concluso - ma quella di una intera comunità che difende il proprio futuro".


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