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Lavoro mercoledì 04 maggio 2022 ore 14:07

Jsw, operai nel limbo per la commessa Rfi

Le acciaierie di Piombino

Dalla tavola rotonda un documento da condividere con le istituzioni. Sindacati chiedono garanzie in caso di assegnazione della importante commessa



PIOMBINO — Si è svolta la tavola rotonda organizzata da Fim, Fiom, Uilm, Uglm e Usb per fare il punto sulla situazione dello stabilimento siderurgico di Piombino al centro della vertenza Jsw. I lavoratori presenti, nonostante gli anni di delusioni, hanno mostrato la volontà di non mollare.

Presenti alcune centinaia di persone tra lavoratori e cittadini che si sono riuniti prima sul cavalcaferrovia di largo Caduti sul lavoro dove è stato organizzato un presidio per poi dirigersi verso il palatenda per l’incontro. La speranza dei sindacati metalmeccanici che ha animato l’iniziativa è quella di riaccendere i riflettori su una vertenza in stallo da anni, con novità annunciate e arenate nel corso dei mesi, ora l’attesa di una convocazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico per avere chiarimenti in merito al piano industriale Jsw, all’ingresso di Invitalia e alla commessa Rfi.

Tra le istituzioni presenti il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale Luciano Guerrieri, in collegamento telefonico il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, diversi esponenti delle forze politiche parlamentari.  

Le organizzazioni sindacali e le istituzioni, durante l’assemblea pubblica, hanno condiviso le linee di un documento di proposta e di impegni che sarà formalizzato nelle prossime ore. I sindacati, in vista del Cda di Rfi convocato per giovedì per l’assegnazione dell’ ordinativo pluriennale di rotaie, chiedono al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che “sia garantito un piano di investimenti all’interno del sito di Piombino finalizzati non solo alla trasformazione e finitura del prodotto, ma anche alla produzione di acciaio primario”.

“Riteniamo necessario - hanno aggiunto i sindacati - conoscere le ulteriori garanzie di natura fideiussoria e di interventi sulle concessioni portuali e delle aree sulle quali insistono gli attuali impianti di laminazione perchè queste diano certezze alla realizzazione di quanto può essere previsto nelle opere derivanti dall’attuazione del Pnrr in materia infrastrutturale”.


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