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Lavoro giovedì 11 settembre 2025 ore 07:10

Liberty Magona, a rischio gli stipendi

Dal Comune: “La priorità deve restare la salvaguardia delle persone, oltre che della produzione”



PIOMBINO — Incontro al MIMIT riguardante la situazione della crisi industriale di Liberty Magona. Un incontro che arriva insieme alla notizia della messa a rischio del pagamento degli stipendi dei lavoratori.

“Il Comune di Piombino, - hanno ribadito il sindaco Francesco Ferrari e l’assessora al Lavoro Sabrina Nigro - in questi lunghi mesi di crisi, ha seguito con attenzione e impegno costante l’evolversi della vicenda, collaborando con le parti pubbliche e private per accompagnare Liberty Magona verso soggetti industriali più meritevoli e solidi, con l’obiettivo di garantire continuità produttiva e tutela dei posti di lavoro. Non è accettabile che, nonostante questi sforzi, oggi la proprietà metta a rischio il pagamento degli stipendi dei lavoratori. La priorità deve restare la salvaguardia delle persone, oltre che della produzione. Il Comune di Piombino continuerà a seguire da vicino ogni sviluppo, confermando la propria piena disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni coinvolte”.

Dal coordinamento Art. 1 - Camping Cig le prime proteste.

“Se non sarà confermata l'offerta di acquisto di Trasteel, lo Stato acquisisca immediatamente la Magona e ne rilanci la produzione per poi cercare un eventuale socio; tenere fermo lo stabilimento significa avviarlo alla chiusura per la perdita di tutti i clienti. - hanno commentato dal Camping CIG - A partire dall’assemblea in Magona di martedì sera, occorre costruire un movimento di protesta e di sciopero, in cui convergano tutti i lavoratori e la città, anche per porre l’indispensabile domanda di chiarimenti sull’Accordo di Programma Metinvest-Adria. Dalle notizie di stampa, esso non sembra ancora affatto formalizzato ed il cronoprogramma sembra saltato per la mancata presentazione del Progetto Integrato e non solo: che ne dice il sindaco, tra una dichiarazione ottimistica e l'altra? Evidente poi la necessità di cacciare l’inaffidabile Jsw per fare posto allo Stato, il quale rilanci l’unico stabilimento italiano che produce rotaie, anziché rincorrere Jsw per un nuovo, fallimentare Accordo di Programma. Piombino non deve più essere ostaggio delle multinazionali e di chi si mostra ad esse subalterno. Come sempre, ribadiamo: colare acciaio (pulito), ma non per fabbricare armi”.

Profonda preoccupazione e vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici di Liberty Magona, che si trovano senza retribuzione è stata espressa dal Partito Democratico.

“Parliamo di centinaia di famiglie lasciate senza salario, un fatto gravissimo che non è solo una questione economica o industriale, ma prima di tutto una ferita sociale. Lo sentiamo con partecipazione e compassione – nel senso più profondo della parola – perché sappiamo bene cosa significhi attendere il giorno dello stipendio e non riceverlo: ritrovarsi con spese arretrate da coprire e quelle future da affrontare, vivere nell’incertezza e nell’angosciaIl lavoro e la dignità delle persone devono essere al centro. È inaccettabile che vengano meno le retribuzioni, che sono un diritto primario, e che si giochi sulla pelle delle famiglie piombinesi. Come Partito Democratico di Piombino ribadiamo il nostro sostegno pieno alle organizzazioni sindacali che oggi hanno chiesto con fermezza garanzie immediate sul pagamento degli stipendi e sulla continuità produttiva dello stabilimento. Condividiamo la loro linea: senza la certezza delle retribuzioni attuali e future, nessun percorso di cessione può essere credibile. Chiediamo al Governo e al Ministero di vigilare con determinazione e di pretendere dall’azienda risposte certe, chiare e convincenti, nei tempi rapidi che la gravità della situazione impone. La nostra comunità non può e non deve abituarsi a vedere famiglie private della sicurezza del lavoro e del salario. Saremo accanto ai lavoratori e alle lavoratrici di Magona in ogni passo di questa difficile battaglia”, hanno concluso Simone De Rosas, segretario PD Val di Cornia-Elba e Fabio Cento, segretario PD Piombino.


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