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Politica venerdì 10 febbraio 2023 ore 19:27

"Problema lavoro sepolto sotto la propaganda"

Pd attacca la giunta e si dice pronto ad attivare un confronto con il centrosinistra: "In campo ogni iniziativa per interrompere questo declino"



PIOMBINO — “Da tempo il problema principale di Piombino e della Val di Cornia è il lavoro. Sepolto sotto una coltre di propaganda che di volta in volta si sposta su questioni di maggiore impatto mediatico, resta lì. Prova ne sono i fenomeni crescenti di accesso ai servizi di sostegno sociale e economico e l’aumento esponenziale di fenomeni di degrado che sfociano negli episodi che abbiamo letto sui giornali. Frutto, senza dubbio, di nuove esclusioni sociali, ancora sotto controllo grazie all’impegno impagabile delle associazioni di volontariato”.

È il Partito Democratico in Val di Cornia e isola d'Elba a parlare commentando le questioni sociali e lavorative del territorio.

“In questo contesto diciamo da tempo che i servizi essenziali, dalla sanità alle scuole, ma anche la legalità, si difendono davanti ai cancelli delle acciaierie e nella pianificazione di un territorio che ha saputo diversificare e che può farlo ancora di più e meglio. - hanno proseguito - Al contrario, invece, il piano strutturale, pronto nel 2019, non è ancora approvato e il piano operativo non vedrà la luce in questa consiliatura. Strumenti fondamentali per le imprese del turismo, della cantieristica e della nautica, dell’itticoltura, dell’agricoltura e della viticoltura che avrebbero bisogno di certezze e di essere accompagnate e sostenute con politiche pubbliche capaci di favorire nuove opportunità di lavoro. Al fianco di un’industria, certo più piccola, più moderna e sostenibile, più distante dal centro della città, che faccia da motore economico”.

Bene stanno facendo i sindacati a ricordare che dopo anni di silenzio, oggi non c’è più tempo. Tra pochi mesi scadrà definitivamente la cassa integrazione delle acciaierie ex Lucchini che trasferiva sul nostro territorio circa 25 milioni di euro all’anno. Più di mille persone rischiano di vivere il dramma del licenziamento e un intero territorio di perdere quelle risorse di cui, a pioggia, hanno beneficiato tutti in questi dieci anni. Sulle acciaierie, da quattro anni, è calata una coltre di fumo tra promesse della proprietà e lotte del sindacato. Molto disinteresse da parte dei cittadini, forse non perfettamente consapevoli della ricaduta drammatica che la chiusura definitiva dello stabilimento comporterebbe nell’intera Val di Cornia. Oggi Jsw parla di investimenti sul treno barre e sul treno rotaie -quest’ultimo lo davamo per scontato vista la gigantesca commessa pubblica affidata da FS all’imprenditore indiano. Si parla di Piombino come hub delle energie rinnovabili. Di forno elettrico. Parole, parole, parole, parafrasando una celebre canzone nella settimana del Festival di Sanremo. I fatti sono lì a dimostrare che da quattro anni non si vede nessun tipo di orizzonte industriale per le acciaierie di Piombino. Nessuna svolta. Se non questi smantellamenti che appaiono dannosi per la salute dei lavoratori e soprattutto per chi vive nelle zone limitrofe”.

Non mancano critiche all'operato dell'Amministrazione ritenuta la grande assente riguardo alle questioni legate allo stabilimento siderurgico.

"Qualche selfie coi ministri, vaghe dichiarazioni di entrature romane, ma nessuna soluzione. Dopo aver drammaticamente fallito l’occasione del Pnrr nella città che forse ne aveva più bisogno di tutta la Toscana, con quel Patto per Piombino che non si sa cosa sia e a cosa serva e senza nessun vero progetto di rigenerazione urbana. Con l’aggravante della presa in giro della variante Rimateria dove ora potrebbero addirittura sorgere impianti di incenerimento di rifiuti. Serve una nuova lotta. Una mobilitazione per il lavoro".

"Dobbiamo pretendere che il Governo Meloni non veda Piombino solo come capitale nazionale del gas ma che dia attuazione immediata alle richieste arrivate dalla Regione per il rilancio e la transizione ambientale di questo pezzo di Toscana. - hanno ribadito e concluso dal Pd - Il Partito Democratico attiverà da subito un confronto su questo con la giunta regionale, con i sindacati, con le associazioni e con le forze politiche del centrosinistra per mettere in campo ogni iniziativa che possa interrompere questo declino".


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