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Politica lunedì 29 luglio 2024 ore 11:00

Acciaio, "si alle critiche ma senza disinformare"

Azione Piombino interviene riguardo ai progetti in campo per la ripresa delle attività industriali del territorio



PIOMBINO — "A malincuore siamo costretti ad evidenziare che, leggendo su social e stampa, alcune forze politiche reduci da una dolorosa e comune sconfitta elettorale delle recenti amministrative adesso portano avanti una campagna di opposizione che presenta tratti di incoerenza e strumentalizzazione, probabilmente per riacquistare credito elettorale. Si tratta sicuramente di un comportamento legittimo ci mancherebbe, ma eccessivamente strumentale e soprattutto deleterio per questo martoriato territorio. Infatti se appare più che opportuno e condivisibile evidenziare le discrasie tra quanto fatto nel primo mandato da questa amministrazione di nuovo in carica e quanto realmente è accaduto, accade e accadrà su vari temi importanti come la discarica di Ischia di Crociano o il rigassificatore".

Si apre così un intervento di Cristino Sabini, coordinatore di Azione Piombino.

"È altresì molto meno edificante però soffiare sulle paure e sulla non conoscenza della popolazione verso i progetti di reindustrializzazione, segnatamente i progetti industriali di JSW, in cui il forno elettrico era previsto già dagli accordi di programma del 2018, studio di fattibilità per ben due EAF, - prosegue Sabibi - e soprattutto dispensando inesattezze tecniche sul progetto Metinvest Danieli, andando con ordine, il progetto JSW anche se opinabile e contestabile nella scelta di collocazione attuale che può piacere o meno ma pur con una sua logica industriale che se autorizzata con apposita nuova variante urbanistica ricadrà nelle responsabilità della maggioranza di governo di questa amministrazione che se ne assumerà oneri e/o onori come già fatto per la cosiddetta variante tempra, dovrà come qualsiasi impianto di nuova realizzazione sottostare e rispettare le stringenti norme ambientali europee vigenti in materia quindi anche se il rischio zero non esiste sarà comunque una siderurgia moderna e poco impattante per ambiente e salute e sicuramente molto diversa da quella di stampo novecentesco che abbiamo conosciuto da sempre con il ciclo integrale". 

"Passando al progetto Metinvest Danieli,- prosegue ancora il coordinatore di Azione- a San Giorgio di Nogaro in Friuli il progetto è stato osteggiato e rifiutato dalla regione e dai cittadini per il potenziale alto impatto ambientale delle opere accessorie necessarie alla sua realizzazione, nel dettaglio il dragaggio di un canale a mare attraverso la laguna di Marano, sito con ben due riserve naturali al suo interno. Questo canale da dragare avrebbe permesso alle navi di poter raggiungere il sito del progetto industriale per caricare e scaricare i materiali, ma il dragaggio avrebbe potenzialmente compromesso l’ecosistema dell’intera laguna rimettendo in circolo inquinanti ormai sedimentati da decenni".

"Evidenziare ai cittadini cosa successo in Friuli è al meglio mancata o superficiale conoscenza dell’argomento e al peggio malafede e faziosità spicciola, facendo trasparire tra le righe che sia stato rigettato per la pericolosità ambientale del progetto industriale stesso e non per i reali motivi di rigetto, perché qui le opere accessorie incriminate non sarebbero necessarie per ovvi e palesi motivi, un porto commerciale/industriale letteralmente accanto al sito produttivo che verrebbe comunque realizzato all’interno del perimetro industriale esistente andando a soppiantare due treni di laminazione attualmente di proprietà JSW su aree demaniali. Giova altresì ricordare che non siamo più negli anni 80 e che gli impianti di nuova realizzazione dovranno sottostare comunque alle norme europee vigenti in materia reperibili sul portale web della UE".

"Ben venga la proposta o la critica politica ma non deve mai mancare la sincerità, l’obbiettività e la conoscenza della materia trattata perché, specialmente quando si parla del futuro lavorativo di centinaia di famiglie e di una auspicabile ripresa del tessuto economico territoriale che non può prescindere da una presenza produttiva industriale pur ridotta e sicuramente ambientalmente compatibile, la verità alla fine paga sempre, altrimenti diventa un gioco al massacro con veti e fake news per ogni cosa che potrà solo contribuire a danneggiare ancora di più questo territorio e i suoi abitanti dove realisticamente possono e devono convivere industria, turismo, grazie alle bellezze ambientali che abbiamo e che come previsto dal programma di coalizione che avevamo valorizzate al meglio, e soprattutto diversificazione dei settori economici per salvaguardare il territorio da altre potenziali crisi monosettoriali", conclude il coordinatore di Azione.


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