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RIGASSIFICATORE venerdì 29 novembre 2024 ore 19:20

Rigassificatore,"piano di emergenza e trasparenza"

Il rigassificatore nel porto di Piombino

Interrogazioni parlamentari Avs al governo su rigassificatore Piombino. Fratoianni: "Scelta di Piombino sempre più inopportuna".



PIOMBINO — "Vogliamo sapere dal governo quali iniziative intenda attivare perché il piano di emergenza esterno e a protezione della popolazione di Piombino, in riferimento alla presenza della nave rigassificatrice nel porto della città toscana, sia definito al più presto, affinché vengano rispettate tutte le prescrizioni previste in materia dalla legge, e affinché la prefettura di Livorno incontri le associazioni e i comitati cittadini costituiti a difesa dell'ambiente e della salute del territorio di Piombino".

Sono alcune delle domande che i parlamentari di Avs, primo firmatario Nicola Fratoianni, hanno posto ai ministri dell’Ambiente, dell’Interno e dei Trasporti in una serie di interrogazioni parlamentari presentate a Montecitorio.

"Vogliamo anche sapere - si legge negli atti ispettivi - quali iniziative urgenti i Ministri interrogati intendano attivare nei confronti del commissario governativo e degli enti preposti per garantire la massima trasparenza nei confronti della collettività a partire dalla periodica pubblicità dei dati sui monitoraggi dei vari livelli di inquinamento emessi dall'impianto di rigassificazione situato all'interno del porto di Piombino e sulle eventuali violazioni".

Nelle interrogazioni inoltre si ricorda che "il 20 agosto scorso si è sviluppato un principio di incendio si è sviluppato su un traghetto e che ha attivato un'evacuazione di emergenza di quasi 300 persone e si è verificato non molto distante da dove una nave gasiera, affiancata alla rigassificatrice galleggiante Italis Lng, era impegnata nella manovra di caricamento del gas. Poi ai primi di settembre 2024 il prefetto di Livorno ha ricevuto una delegazione della Snam accompagnata dal suo consulente esterno (un ex vicecapo della Polizia di Stato), e in tale occasione ha dichiarato pubblicamente «di aver ricevuto assicurazioni sui livelli di sicurezza della nave rigassificatrice, e, che si arriverà in tempi brevi ad una pianificazione di sicurezza (...) e mi interfaccerò con le associazioni che rappresentano le comunità interessate"; sempre ai primi di settembre 2024, il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ha visitato la nave rigassificatrice, a cui i responsabili della Snam hanno illustrato le misure di sicurezza dell'impianto. A cui è seguito l'apprezzamento per la gestione dell'impianto".

"Infine - si legge nel testo- nel mese di novembre 2024 una metaniera ha mollato gli ormeggi dal porto di Piombino ed è uscita in mare, nonostante una delle oltre 600 prescrizioni fin da subito dichiarata e pubblicizzata preveda espressamente che le metaniere possano entrare e uscire dal porto solo nelle ore in cui non vi sia transito di traghetti e questo per eliminare il pericolo di collisioni o di altri rischi. E nei mesi precedenti il ministero dell’ambiente era intervenuto per uno sforamento delle emissioni di formaldeide".

"I comitati e le associazioni che conducono da anni l'impegno contro questa installazione, e che nonostante le assicurazioni, non sono state incontrate dal prefetto di Livorno, chiedono insistentemente di conoscere per quale motivo il commissario e gli enti preposti non rendano pubblici i report di controllo previsti dalle prescrizioni all'autorizzazione dell'impianto. - proseguono i parlamentari-Anche perché per Avs non è certo con incontri di carattere di marketing propagandistico come quelli attuati dalla proprietà della nave rigassificatrice che si possono dare le adeguate risposte ai cittadini di Piombino, a cui invece è necessario fornire tutte le informazioni utili da parte della società proprietaria della nave rigassificatrice, da parte dello Stato e degli enti locali. È assolutamente evidente che si conferma ancora una volta l'inopportunità della scelta compiuta del porto di Piombino per questo impianto galleggiante, che deve essere allontanato al più presto da quel sito".


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