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Politica sabato 18 febbraio 2023 ore 14:59

Sanità, "Pd scarica colpe sull'attuale sindaco"

L'ospedale di Piombino

Lavoro & Ambiente: "Le risposte devono venire dalla direzione aziendale e dalla direzione dell’assessorato regionale, che sono deputati a fornirle"



PIOMBINO — "Hanno distrutto il sistema sanitario territoriale e ora danno la colpa al sindaco di Piombino che non trova le soluzioni", la lista civica Lavoro & Ambiente sbotta dopo il mancato invito del sindaco Francesco Ferrari all'assemblea Pd dedicata al tema sanità alla presenza dell'assessore regionale di riferimento Simone Bezzini e degli altri sindaci della Val di Cornia.

"La segretaria della Federazione del Pd insiste nel suo grave errore: al dibattito ha invitato tutti i sindaci della Val di Cornia ed ha escluso quello di Piombino perché critico verso le politiche sanitarie dell’azienda sanitaria e della Regione Toscana. Un gravissimo sgarbo istituzionale, un palese insulto alla democrazia, alla città che il sindaco rappresenta e un gesto di banale maleducazione. Tacere sarebbe stato più dignitoso. Ma lo sbando di questo partito ormai non conosce limiti. - ha commentato la lista che in giunta è espressa dall'assessora alla Sanità Carla Bezzini - Nel merito, sembra che il segretario viva in un altro paese o in una dimensione aliena. Sembra non essersi accorto che il nostro è già stato ridotto ad un ospedale di base e che ha già perso tutte le specialistiche e le eccellenze che aveva prima della sciagurata riforma Rossi-Saccardi. Elenca fantomatici posti letto che si rischia di perdere a Piombino (leggi qui l'articolo collegato). Nell’elenco spiccano i posti letto di pediatria: forse è sfuggito che questo reparto è chiuso da mesi. Le altre specialistiche citate non hanno posti letto propri, ma vanno ad occupare posti letto della medicina generale. Ignora che i cittadini di Piombino sono ormai ordinariamente costretti a fare chilometri di notte per un’emergenza, ostetrico-ginecologica, otorino, ortopedica, urologica, pediatrica. Gli sfugge anche lo scempio che è stato fatto della dialisi o della diabetologia. Il nostro ospedale ha già perso tutto, nei fatti. Ciò che viene elencato esiste solo sulla carta o nelle slides che immancabilmente vengono presentate e che mascherano una realtà tristemente diversa, quella che i cittadini vivono quotidianamente sulla loro pelle. Interminabili liste di attesa, agende chiuse, attese bibliche per esami strumentali o interventi".

"L’ospedale di rete doveva essere finalizzato ad un potenziamento dei servizi, con il mantenimento delle prestazioni di base in ciascun presidio e con la condivisione di specialistiche di primo livello, ma così non è stato: si sono fusi due ospedali con una semplice dislocazione di servizi, depotenziando di fatto le prestazioni e costringendo i cittadini a spostarsi per km anche per esami semplici. - hanno commentato - Un declino inesorabile che preclude la possibilità di attrarre risorse professionali. La politica sanitaria della Regione Toscana, negli ultimi 10 anni ha teso soprattutto a chiudere ospedali e ridurre i servizi, a favorire il ricorso al privato finanziato con i soldi dei contribuenti, concentrando gli investimenti nella toscana centro settentrionale, grande bacino di consensi elettorali. Ha voluto l’ospedale di rete, ha smantellato un ospedale che funzionava ed aveva anche dei punti di eccellenza e ora scarica le responsabilità sull’attuale sindaco pretendendo di avere da lui le soluzioni. - hanno proseguito da Lavoro & Ambiente - I dati li abbiamo, ce li forniscono con dovizia gli enti, sia regionali che aziendali, nei vari profili di salute che ci dicono chiaramente quali sono i bisogni del territorio. Le risposte devono venire dalla direzione aziendale e dalla direzione dell’assessorato regionale, che sono deputati a fornirle. Il sindaco non ha proposto un improbabile ritorno al passato: ha semplicemente evidenziato che dopo 7 anni di discorsi, progetti e conferenze, tutto è ancora al punto di partenza. E tutti gli altri sindaci hanno condiviso le stesse preoccupazioni e criticità. L’assessore regionale, del resto, non ha portato niente di nuovo, se non un patetico tentativo di scaricare le responsabilità sul nuovo governo".


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