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Attualità giovedì 02 febbraio 2017 ore 18:55

Servono i fatti, ora gli operai dettano i tempi

Le voci dei rappresentanti sindacali si allineano denunciando la pesantissima incertezza che non fa decollare il progetto Piombino



PIOMBINO — Ora servono i fatti. Questo è il pensiero ricorrente messo avanti da tutte le sigle sindacali che attraverso i loro rappresentanti hanno portato un ulteriore contributo alla manifestazione Aferpi (leggi gli articoli consigliati).

“Vista la oramai evidente incapacità di Cevital di mantenere gli impegni è necessaria un’azione straordinaria da parte dei soggetti, a partire dal Governo, che hanno firmato l’accordo consegnando la Lucchini alla società algerina. Il governo si è impegnato a convocare Rebrab in via ultimativa, aspettiamo di essere convocati ma non accetteremo più di non essere ascoltati come è successo di fronte ai nostri allarmi negli ultimi mesi”, così Mauro Faticanti (responsabile nazionale della siderurgia Fiom Cgil) è intervenuto a margine della manifestazione che si è svolta a Piombino. A Faticanti fa eco Massimo Braccini, segretario Fiom Cgil Toscana: “A Piombino bisogna tornare a produrre acciaio: il messaggio che parte dalla manifestazione di oggi è che il Governo debba verificare se Issad Rebrab ha intenzione di portare a compimento il progetto. - ha detto in una nota - Se questo imprenditore continua a non rispettare i tempi degli accordi, bisogna che il Governo pensi anche ad una strategia alternativa, perché siderurgia e occupazione vanno rilanciate”.

Issad Rebrab in questa vertenza ha un ruolo di primo piano, dovrà infatti presentare il piano industriale aggiornato come richiesto formalmente dal ministro Calenda.

“Il governo esiga dall'azienda un piano industriale certo e ci convochi. - ha aggiunto Guglielmo Gambardella, coordinatore del settore siderurgico della Uilm nel corso della manifestazione - Ci vogliono investimenti certi affinché il polo siderurgico a Piombino possa continuare a produrre. Nel panorama della siderurgia nazionale deve necessariamente avere un ruolo di rilievo il sito di Piombino e, con l'Accordo di Programma del 2014 per il rilancio dell'area industriale piombinese, ci sono tutte le condizioni per farlo”.

Parla anche Ugl, dopo l’elezione e il conseguente ingresso di un rappresentante tra le fila delle Rsu in Aferpi e Piombino Logistics, che ha sottolineato come la manifestazione sia un segnale che deve arrivare forte e chiaro a Cevital, ministero dello Sviluppo e Regione Toscana. "Dopo due anni dalla firma dell'accordo non si può tornare indietro, né aspettare oltre: il ministro Calenda ci convochi nei prossimi giorni per capire se ci sono le condizioni per portare avanti il piano Aferpi e fare il punto sugli ammortizzatori sociali”, ha detto Antonio Spera, segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici al fianco del segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia Daniele Francescangeli, il responsabile dell'Ugl Metalmeccanici Piombino Sabrina Nigro, e il coordinamento rsu Ugl Metalmeccanici dello stabilimento ex Lucchini che hanno lamentato anche l’assenza del piano delle bonifiche.

I sindacati e i lavoratori lo hanno detto, quello del 2 febbraio è stato solo l’inizio e non si esclude che possano essere alzati i livelli di mobilitazione per un cambio di rotta sulle politiche industriali.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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