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Politica lunedì 10 luglio 2023 ore 19:00

Stefano Ferrini si candida a sindaco di Piombino

Stefano Ferrini

Iniziato il percorso verso le elezioni amministrative 2024 con l'intenzione di costruire un dialogo programmatico aperto al centrosinistra



PIOMBINO — Mentre il sindaco di Piombino ed esponente di centrodestra Francesco Ferrari ha nei giorni scorsi espresso la sua volontà di ricandidarsi alla carica di primo cittadino, in città si vanno delineando le mosse della campagna elettorale verso elezioni amministrative 2024.

Così, dai piedi dell'Apea (Area produttiva ecologicamente attrezzata), viene lanciata la candidatura a sindaco di Stefano Ferrini. Esponente del Partito socialista italiano ha già raccolto l'appoggio di Italia Viva. L'idea è quella di creare una coalizione che raccolga anche esponenti del mondo civico e perché no anche del Partito Democratico. Ferrini, infatti, si è detto pronto a dialogare con il partito da sempre espressione del centrosinistra cittadino sulla base di idee programmatiche per il futuro di Piombino.

Stefano Ferrini, nonostante questi anni di stop a livello politico, lo ricordiamo per essere stato il candidato sindaco alle passate elezioni amministrative con la lista civica Spirito Libero, non eletto e non entrato in consiglio comunale per 9 voti. E' stato assessore nella giunta Guerrieri, nella giunta Anselmi e anche con la giunta Giuliani, dove ha ricoperto il ruolo di vicesindaco, per poi dimettersi a causa delle divergenze sulla questione discarica, ritenendo "il progetto di mega discarica una follia".

"Siamo qui per una ragione specifica, c’è l'Apea, area produttiva ecologicamente attrezzata, un’area disponibile sul territorio comunale che può essere subito infrastrutturata. E' un esempio di quello che Piombino può diventare, è un esempio della possibilità di offrire lavoro e sviluppo al territorio. - ha esordito Ferrini - Esempio di buona amministrazione perché per realizzarlo il Comune si è confrontata con la Regione, l'esatto contrario di quanto avvenuto con Ferrari e i risultati si vedono a partire da discarica, sanità e rigassificatore".

Ferrini, allora, punta sui temi del lavoro, del porto, dello sviluppo, del turismo e dei servizi, non per ultima la questione sanità sollecitando la costituzione del regolamento unico degli ospedali di Piombino e Cecina nell'ottica dell'ospedale unico. 

"Piombino deve tornare ad avere ambizioni per il futuro. - ha commentato - Come si può ridare centralità al lavoro? Attraverso la diversificazione economica che deve ancora svilupparsi. Non dobbiamo dimenticarci del ruolo della grande industria. Dobbiamo essere vicini ai sindacati che si riuniranno il 19 davanti al comune. Come si può fare? Il Comune ha una possibilità, fa parte del Comitato esecutivo dell’Accordo di programma che può essere riunito. Da assessore la spola Piombino Roma la facevo almeno due volte al mese per avere almeno un progetto. Iniziare a ragionare non in termini di contrasto ma trovare sinergie necessarie".

"Ora Piombino è una città che galleggia, manca un progetto. - ha proseguito - Quello che mi sento di imputare al sindaco Ferrari è la mancanza di una progetto chiaro, condivisibile o meno. Questa amministrazione lascerà una città più povera, con maggiori disuguaglianze. Mi candido perché non mi piace l'idea di passare altri cinque anni così e l'idea del tutti contro Ferrari per le prossime amministrative non porterà benefici a lungo termine".

Soddisfatti di questa partenza Sonia Baronti (Psi Livorno) e Pierluigi Rinaldi (Italia Viva) che hanno sin da subito appoggiato il percorso di Ferrini.

"L'obiettivo è offrire all’elettorato del centrosinistra, orfano di una guida, una opportunità, ma anche un'alternativa a quell’elettorato che aveva creduto in Ferrari. Nel momento in cui il Pd vorrà parlare delle prospettive per le prossime elezioni ci saremo con la nostra autonomia e coerenza. Abbiamo già idee programmatiche e le porteremo attorno a quel tavolo. Non crediamo in un tutti contro Ferrari. Siamo disponibili a parlare di tutto anche di un altro candidato sindaco".

Intanto è stato aperto un dialogo con Azione e il Gruppo per il lavoro e lo sviluppo guidato da Paolo Cinci.


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