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Attualità domenica 22 dicembre 2024 ore 08:39

Nuovi impianti eolici, lente su rischi e sicurezza

Le osservazioni di Amici della terra: "Opportuno richiamare l’attenzione di vari enti oltre a Regione, Provincia e Comuni, come Prefettura e Anas"



VAL DI CORNIA — "In attesa che le Regioni individuino le aree idonee e non idonee per realizzare gli impianti con fonti di energia rinnovabile, vengono continuamente presentati nuovi progetti su tutto il territorio nazionale, che ora riguardano anche il territorio della Val di Cornia cancellando la rilevanza storica di siti di estremo interesse come Populonia ed il Golfo di Baratti". A evidenziare questo aspetto è l'associazione nazionale Amici della terra onlus che ha inviato delle osservazioni nell’ambito del procedimento di VIA in corso di svolgimento presso il Ministero.

Sotto la lente il progetto di un impianto eolico con 8 turbine alte 236 m nei Comuni di Piombino e Campiglia Marittima, oltre alle opere connesse con cavidotti e stazioni elettriche, che va a sommarsi agli altri due discutibili progetti eolici nell’area limitrofa di Casalappi.

"Siamo di fronte ad una vera e propria furia imprenditoriale che procede in modo incontrollato e che, a nostro parere – ha detto la presidente degli Amici della Terra Monica Tommasi – sembra trascurare delicati aspetti inerenti la sicurezza che potrebbero avere gravi conseguenze sulla incolumità di persone e cose. Per tale motivo, senza voler creare allarmismo, ma volendo lanciare un sacrosanto segnale di allarme e con massimo senso di responsabilità abbiamo ritenuto opportuno richiamare l’attenzione di vari enti oltre a Regione, Provincia e Comuni, come Prefettura e Anas, su aspetti che riguardano il calcolo della gittata e la distanza dalla viabilità pubblica, per agire in piena armonia con il rispetto del principio di precauzione laddove si affrontano temi delicati sulla sicurezza del territorio e di chi vi abita o lo frequenta. Non è possibile sottovalutare il rischio della caduta di un frammento di alcune pale sulla stazione ferroviaria di Populonia, oppure a ridosso del Golfo di Baratti o su strade nazionali come l’Aurelia. Purtroppo abbiamo potuto constatare in molti casi che lo stesso MASE abbia sottovalutato tali rischi, accettando le tesi dei proponenti sulle difficoltà ad eseguire i relativi calcoli".

"Il dibattito tra le gente comune spesso si limita ad aspetti meramente estetici riguardanti gli aerogeneratori, ma quanto sotteso dalla eccessiva e incontrollata realizzazione di impianti con energie rinnovabili, è molto più complesso e le stesse nostre osservazioni non sono esaustive per esaminarne a fondo gli aspetti ambientali, economici e sociali", ha concluso l'associazione.


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