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Attualità mercoledì 02 marzo 2022 ore 17:00

"Frenare la dipendenza dal gas"

Foto di archivio

Legambiente Val di Cornia, in questo difficile momento storica, ha evidenziato come una alternativa alle fonti fossili sia possibile



PIOMBINO — Legambiente Val di Cornia ha evidenziato come l’invasione da parte della Russia in Ucraina abbia portato in primo piano anche il grande tema dell'energia. 

"L'Europa e l'Italia dipendono dalle fonti fossili, eppure esiste già una strada da percorrere, totalmente green e sostenibile. Eolico offshore e a terra, fotovoltaico sui tetti, agrivoltaico, biometano, accumuli, pompaggi, reti, efficienza in edilizia e per le industrie, pompe di calore e poi la creazione di un fondo di garanzia per le famiglie per incentivare l'efficientamento energetico e la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili. - hanno spiegato - Sono questi per Legambiente i pilastri da mettere al centro di un piano e un pacchetto energia se davvero si vuole frenare la dipendenza dal gas, ridurre i costi in bolletta di famiglie e imprese e soprattutto accelerare la transizione energetica senza dare il via ad una nuova e insensata corsa al carbone e approvvigionamenti di gas da altri Paesi".

Una considerazione che arriva anche all'indomani della notizia della necessità di un accordo per aumentare le forniture di gas dall'Algeria all'Italia e del viaggio del ministro Di Maio ad Algeri con l'amministratore delegato di Eni per valutare delle ipotesi. Notizia che ha rievocato alla memoria dei piombinesi e non solo il progetto del gasdotto Gasli presentato nel 2006 e mai realizzato. Il piano prevedeva una mega infrastruttura progettata per condurre il gas algerino dal paese nordafricano passando da Sardegna e Piombino.

Legambiente coglie però l'occasione per rilanciare la richiesta di investimenti sulle energie rinnovabili e efficientamento energetico. I Comuni possono avere dei fondi che coprirebbero gran parte dell'investimento per mettere pannelli fotovoltaici o termici sugli edifici pubblici, cambiare l'illuminazione e coibentare. Inoltre fare opere per la sicurezza idraulica o geologica, mobilità sostenibile (piste ciclabili o mezzi di trasporto compatibili), messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e abbattimento delle barriere architettoniche.

"Quanti comuni hanno fatto richiesta di questi contributi in questi anni? - si è domandata Legambiente - Ricordiamo alle amministrazioni locali che per l'annualità 2022 le richieste devono essere inviate entro il 15 Marzo. Le Amministrazioni pubbliche devono governare il cambiamento e dare l’esempio verso una società più efficiente, sicura e resiliente alle crisi energetiche e per il clima. Legambiente è disponibile a collaborare con i Comuni per il lancio di una grande campagna di costituzione delle Comunità Energetiche".


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