RIGASSIFICATORE martedì 27 settembre 2022 ore 18:30
Rigassificatore, "operatività porto fondamentale"
In una lettera firmata dai rappresentanti Cgil Livorno e Cgil Grosseto e indirizzata al presidente e commissario Giani i nodi non ancora sciolti
PIOMBINO — La Cgil Provincia di Livorno e la Cgil Provincia di Grosseto, pur ribadendo la necessità di sviluppare un progetto green per Piombino partendo dalle rinnovabili e dall’idrogeno, a valle dell’incontro svolto con la società Snam il 21 Settembre sono nuovamente a segnalare le criticità evidenziate in merito al rigassificatore. Per questo una nuova lettera al presidente della Regione Toscana e commissario per l’opera Eugenio Giani.
Due i punti da chiarire: l’operatività del porto di Piombino e il raggio di rischio eventuali incidenti gravi.
“Per quanto riguarda l’operatività del porto ad oggi non risultano ancora sciolti nodi per noi fondamentali durante le manovre di arrivo e partenza delle navi metaniere e durante il periodo di scarico. - hanno spiegato nella lettera firmata da Fabrizio Zannotti e Monica Pagni per Cgil Livorno e Grosseto - Come abbiamo evidenziato alla società Snam, se gli organi preposti prescrivessero l’interdizione totale alla navigazione e con essa l'impossibilità di navigare all’interno del porto di Piombino durante tali manovre, questo comprometterebbe pesantemente la continuità territoriale e genererebbe un danno economico a tutta la comunità elbana e piombinese, e se cosi fosse ribadiamo la necessità di esprimere parere contrario al progetto. A nostro avviso, dalle verifiche effettuate informalmente, anche una eventuale prescrizione e quindi una interdizione parziale alla navigazione e all’utilizzo delle altre banchine riguardante l’area di incidente, di fatto renderebbe inutilizzabile la banchina individuata per le attività portuali, questo comprometterebbe per la durata dell’operatività del rigassificatore le attività portuali e anche in questo caso la invitiamo a valutare l’impatto economico che questo avrebbe sull’economia e sullo sviluppo della città. A tal proposito, preso atto di alcuni casi che si sono verificati negli anni in altri porti per decisioni simili (non riguardanti strettamente i rigassificatori) da parte delle autorità competenti, occorre essere certi che eventuali decisioni di operatività totale o parziale del porto non siano modificabili nel tempo a impianto installato, con il rischio quindi di avere successivamente all’installazione una parziale o totale non operatività del porto”.
Insomma per i rappresentanti Cgil “l’operatività del porto è fondamentale affinché vi sia un giudizio positivo sul progetto. Per quanto riguarda il raggio di rischio del rigassificatore, - hanno proseguito - riteniamo che questo sia sottostimato rispetto all’eventuale danno da incidente, per queste ragioni riteniamo necessario che il commissario per sgomberare qualsiasi dubbio chieda ulteriori approfondimenti sul tema”.
“Per quanto riguarda il tema del cloro e della Delta della temperatura evidenziato nella nostra precedente nota, alla luce delle novità e dei contatti intercorsi tra Snam e le imprese ittiche, qualora ci fosse da parte degli itticoltori un giudizio positivo alla proposta avanzata da Snam, ci atterremo a quanto verrà concordato, in caso contrario ribadiamo la necessità di tutelare tali attività. - hanno proseguito - Altri aspetti da chiarire sono relativi alle forniture di gas Gnl. Riteniamo fondamentale questo aspetto in quanto i gas prodotti da fraking hanno un impatto ambientale non conforme alla transizione ecologica. Riteniamo inoltre fondamentale che anche se non compresa nella procedura, il Commissario all’interno del percorso autorizzativo pretenda la stessa documentazione prevista dalla Valutazione di impatto ambientale”, hanno concluso.
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