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Politica venerdì 17 giugno 2022 ore 15:30

Rigassificatore, una mozione Pd contro il progetto

Pd (Foto di archivio)

"Chiariamo che il nostro no al rigassificatore a Piombino è basato su informazioni ricevute fino ad oggi e che hanno creato legittime preoccupazioni"



PIOMBINO — L'Unione comunale Pd ha approvato una mozione per contrastare la messa in funzione del rigassificatore nel porto di Piombino.

"All'inizio del mese di marzo abbiamo appreso del progetto del governo di installare a Piombino un rigassificatore di Gnl. Lo abbiamo appreso tramite la stampa, senza che ci fosse nessun preventivo confronto con il governo o con gli altri livelli istituzionali o politici. Nel giro di pochi giorni abbiamo appreso che i tecnici della Snam stavano già lavorando sugli aspetti tecnici del progetto. In tutti i passaggi successivi è stata evidente la volontà del governo di evitare qualunque confronto con la città e le istituzioni che la rappresentano. - hanno spiegato dall'Unione comunale Pd - Gli ultimi sviluppi della vicenda, con la nomina del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani a commissario, evidenziano come la decisione sia già stata presa, ancora prima che Snam presenti il progetto da lungo tempo annunciato. Da parte nostra abbiamo voluto dare al governo, non un consenso al rigassificatore che non è mai stato espresso in nessuno dei nostri documenti, ma almeno una disponibilità a sospendere il giudizio, nonostante la forte ostilità che sentivamo crescere in città, perché consapevoli del nostro ruolo e delle nostre responsabilità. È mancata, invece, ogni disponibilità al confronto da parte del governo, che non ha mai ritenuto necessario presentarsi alla cittadinanza per ascoltarne le richieste o spiegare il proprio progetto".

Di fronte agli ultimi sviluppi, dall'Unione comunale Pd la volontà di ascoltare le preoccupazioni che da molta parte dei cittadini, anche progressisti ed elettori, sono sollevate.

"Pesa, innanzi tutto, l'impatto sulla funzionalità del porto che oggi vedrebbe limitata la propria operatività dalla presenza di una nave che è anche un impianto a rischio di incidente rilevante. - hanno evidenziato in una nota - Un porto sul quale sono stati fatti ingenti investimenti che hanno assorbito gran parte dei finanziamenti pubblici ottenuti da questa città e che rappresenta il principale, se non l'unico, risultato concreto ottenuto in anni di trattative e di fondi assegnati e mai utilizzati. Un'ulteriore preoccupazione desta la possibile interferenza con la presenza nel Golfo di impianti di itticoltura e mitilicoltura ormai affermati come solida realtà produttiva a livello europeo, e le altre attività economiche che sono presenti o che stanno sorgendo lungo la costa (turismo, diportismo, cantieristica). Non sfugge, infine, la coincidenza di tempi con la quale si presenta ai cittadini il progetto di Rinascenza Toscana, su cui si registra il totale silenzio del sindaco, che prevede, alle porte della città, l'installazione di impianti per il trattamento e lo smaltimento, destinati a divenire un vero e proprio polo dei rifiuti ed ad aumentare ulteriormente il carico su un territorio già pesantemente deturpato".

"Vogliamo chiarire che il nostro no al rigassificatore a Piombino, è basato sulle informazioni ricevute fino ad oggi e che hanno creato legittime preoccupazioni nei cittadini, nelle categorie e negli operatori del porto. - hanno commentato dall'Unione comunale - Riteniamo, anzi, poco serio e poco responsabile alimentare inutilmente le paure sulla sicurezza delle persone e dei beni di questo territorio per la presenza di un impianto che può essere gestito in sicurezza come gli altri impianti a rischio di incidente rilevante che ci sono e ci sono stati in città. In questo ci sentiamo di marcare la differenza con l’atteggiamento tenuto dal sindaco Ferrari, che, come spesso accade, ha cavalcato questi pur comprensibili paure a fini di consenso personale. Noi non siamo contrari alla protesta, anche se ci riserviamo, come partito, la libertà di scegliere le forme ed i canali attraverso i quali esercitare il nostro dissenso, ma crediamo che si debba, in ogni caso, dire alle persone la verità. Crediamo, poi, che chi governa la città abbia anche la responsabilità di prepararsi allo scenario peggiore e tutti noi sappiamo, come lo sa Ferrari, che il governo potrebbe imporre il proprio progetto, in tutto o in parte, senza tenere conto delle proteste" (leggi qui l'articolo collegato).

Il Pd chiede dunque quali sono le proposte per la salvaguardia ed il rilancio economico della città, non soltanto riprendendo progetti esistenti, ma individuando nuovi obiettivi da perseguire.

"Non si tratta di ottenere compensazioni, come spesso si è detto nelle ultime settimane, con una semplificazione un po’ impropria. Gli interventi necessari alla tutela della salute e allo sviluppo economico sono un diritto di qualsiasi territorio e non possono essere trattati come merce di scambio. - hanno commentato - Alcuni interventi particolarmente urgenti, come la messa in sicurezza della falda e il prolungamento della 398 sono già finanziati ed in parte già cantierabili e devono soltanto essere accelerati nel loro iter. Una risposta immediata, invece, la attendiamo sulla grave crisi che sta attraversando la nostra siderurgia e sugli interrogativi sempre più pesanti che ci si pongono davanti riguardo alla affidabilità del nostro attuale interlocutore privato Jsw. Ci sono poi obiettivi nuovi, sui quali è urgete attivarsi per il reperimento di finanziamenti, come, ad esempio, il completamento del Piano Regolatore Portuale, la realizzazione di un nuovo collegamento ferroviario e la realizzazione di una metropolitana di superficie per il collegamento con Campiglia".

In sostanza il Pd di Piombino chiede al governo di ripensare alla propria decisione e che si ristabiliscano le priorità del territorio per una vera transizione ecologica fuori da ogni logica di scambio, inoltre invita a riportare il dibattito in Consiglio comunale.

"Da parte nostra ci batteremo per la salvaguardia del nostro ambiente e del nostro mare, sapendo che questo impegno è e deve essere sempre di più parte fondante della nostra identità democratica e della nostra etica politica", hanno concluso.

Intanto, oltre alla manifestazione organizzata da comitati e cittadini per sabato 18 Giugno in piazza Bovio, è in via di definizione l'organizzazione di un Consiglio comunale aperto chiesto da più parti sulla questione rigassificatore.


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