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Attualità domenica 12 gennaio 2025 ore 07:00

Via Francesco De Sanctis

Via Francesco De Sanctis (Foto di Riccardo Marchionni)

Su #tuttoPIOMBINO di QUInews Valdicornia Gordiano Lupi accompagna alla scoperta di via Francesco De Sanctis. Foto di Riccardo Marchionni



PIOMBINO — Via De Sanctis - che i vecchi piombinesi digiuni di letteratura chiamavano via de’ santi, come se fosse la via dedicata ai santi - è una lunga serpentina in salita che si arrampica da Lungomare Marconi (in odor di Salivoli) e ti porta fino al Perticale, quindi a Montemazzano, zona campo di atletica Luciano Simeone. Forse è una delle strade più lunghe di Piombino, da quando hanno costruito nella zona nuova tante villette e case residenziali. Si parte dal piccolo campo sterrato dove giocano squadre di ragazzi, che da tempo immemore resiste, restaurato e autogestito, il famoso campino di via De Sanctis dove tutti abbiamo disputato interminabili partite di pallone, tra terra e sassi. La farmacia Tronci è proprio di fronte, nel caso qualcuno avesse bisogno di cerotti e bende per curare ginocchi sbucciati, una generazione di farmacisti ti soccorre, l’ultimo della stirpe (Enrico) frequentava il mio stesso liceo classico. Poco distante, sulla destra, intravedi il Bar Columbia, dove in molti andavano per far sale a scuola, specie gli studenti della vecchia Ragioneria, carte e biliardino invece di lezioni dentro un istituto con un panorama tanto bello, affacciato sul mare, in viale Michelangelo. Sulla sinistra scorgi un negozio di frutta siciliana, ma è roba nuova, niente di storico, val la pena soltanto ricordarlo. Se hai buone gambe - e per vivere o percorrere via De Sanctis devi averle - passi l’edicola dei giornali in angolo con via Anita Garibaldi, raggiungi l’Idraulica Bernardeschi, ma già senti nell’aria, venire da sinistra, il profumo affascinante del passato. E d’un tratto lo ricordi per cosa era famosa via De Sanctis nei primi anni Ottanta, era la sede di Radio Piombino Centrale - RPC o Radio 25 - che non esiste più da tempo, adesso anonimi palazzi da poco imbiancati e restaurati. Sembra di vederlo ancora Francesco Spagnoli partire dal Bar Stella in via del Risorgimento per andare a dirigere S come Sport, la trasmissione che parlava di tutto lo sport piombinese, soprattutto calcio, che al tempo andava alla grande, tra una fantastica Promozione (quinta categoria calcistica, girone unico) e una serie D da sogno. A Radio Piombino abbiamo dedicato tanti ricordi, piccoli racconti con protagonisti Florio Imparata, Carlino Panicucci, Marcello Filippeschi e tanti altri, persino dirigenti come Fulcheris e altri personaggi indimenticati. Adesso passi davanti a quei palazzi e ti pare impossibile che dentro ci sia stata una radio libera - ma libera veramente come cantava la canzone - che ogni mattina ti svegliava per andare a scuola e ti faceva compagnia al pomeriggio mentre facevi finta di studiare. Non puoi fare altro che scrollare via tutti i ricordi, passare l’incrocio con via Benedetto Croce - questa è la zona dei grandi letterati! - e lanciare uno sguardo verso la casa di un amico che non c’è più, un collega di tuo padre che ti voleva bene, un uomo di sport - Franco Calzolari -, che da poco se n’è andato, che leggeva i tuoi libri, i tuoi racconti. Scacci anche l’ultima delle nostalgie, intraprendi la via De Sanctis che non conosci, quella che quand’eri fanciullo era terra e campi, dove al massimo andavi per giocare. Adesso c’è il retro dei grandi magazzini, il Maury’s che vende prodotti casalinghi e le abitazioni dei finanzieri costruite dietro la caserma, al posto delle vecchie case abbandonate. Tutta la zona a monte, sulla sinistra di chi s’avventura verso Montemazzano, si chiama sempre via De Sanctis, possiede persino un luogo indefinibile, non molto suggestivo, che le mappe catastali (soltanto loro!) chiamano giardino. Terminata via De Sanctis siamo in zona sportiva, nessuno ha pensato di dare un altro nome al prolungamento, così la lunga direttrice è una strada con due anime, la prima antica, la seconda nuova, tra piscina e campo di atletica, poi le ville e le case popolari che convivono, binomio indissolubile della mia Piombino, città proletaria fino in fondo. Via De Sanctis si ricorda per una serie di strade laterali, partendo dal basso e sempre sulla destra trovi via Anita Garibaldi - senza riferimenti letterari, solo ottocenteschi e patriottici, quindi via Niccolò Machiavelli (Il principe e la filosofia utilitaristica), via Verga (padre del verismo, I Malavoglia …) che sfocia in via del Risorgimento, dove ancora c’è il Bar Stella dei figli di Spagnoli, via Cesare Beccaria (Dei delitti e delle pene, il criminologo, il giurista) e via Benedetto Croce (contenuto e forma, il padre della nostra letteratura). Resta da dire solo chi sia stato mai questo Francesco De Sanctis che solo gli studenti di liceo forse ricordano - nato In Irpinia nel 1817, morto a Napoli nel 1883 -, un grande studioso, un politico accorto, noto per aver scritto una delle prime storie della letteratura italiana e per esser stato ministro della pubblica istruzione nei governi risorgimentali. Non è via de’ santi, piombinesi, state accorti…

Gordiano Lupi
© Riproduzione riservata


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