Cambio
di Malena ... - lunedì 12 dicembre 2016 ore 10:19
Santina è una donna di quarantotto anni affermata professionalmente in campo sanitario non proprio bella e nemmeno affascinante. Non molto alta, fisico asciutto e viso pulito. Ha due figli oramai grandi. Moglie e madre esemplare ma sfortunata poiché sposa un uomo che la “incorna” alla grande fin dai primi anni del loro matrimonio sfociato infine in un divorzio consensuale senza comunque arrivare a coltellate di sorta.
Oramai libera si lascia andare in una relazione con un suo collega ahimè sposato che non ha il coraggio di lasciare il nido casalingo (è “nova” per dirla alla toscana) per impostare una nuova vita con lei. Lui uomo di poco spessore, buono come il pane, ma incapace di prendere il toro per le corna (quelle che ha messo lui alla moglie) si mantiene in equilibrio instabile e salta come un grillo da uno stagno all’altro senza fissa dimora. Santina non lo lascia al momento e mantiene una relazione ormai quasi platonica con il nostro uomo più per abitudine che per altro ma almeno ha smesso di soffrire e di sperare in un cambiamento di rotta.
Il lavoro poi non va proprio tanto bene perché la collega invidiosa le complica ulteriormente la vita, venendo addirittura alle mani un giorno (per motivi futili e assurdi), con tanto di tirate di capelli alla maniera delle femmine. Passa un periodo triste e poco felice ma rimboccandosi le maniche decide di non farsi abbattere e di ricominciare a vivere.
Così Santina si circonda di amiche e comincia a uscire con loro ma ora non sa più davvero cosa vuole dalla vita, a livello affettivo. In pratica Santina ha passato tutta la sua esistenza da etero. Però, però… Pur avendo avuto fin dall’asilo pulsioni sessuali per gli uomini e mai vedere nessuna donna nuda le aveva fatto alcun effetto, anzi semmai le avevano fatto un po’ impressione, quando si avvicinavano troppo, da un po’ di tempo a questa parte prova un “certo interesse” per le donne.
Comincia così ad avere qualche perplessità in merito fino a porsi qualche domanda sull’omosessualità: “Che male ci sarebbe a innamorarsi di una donna?”. Comincia a guardare le femmine chiedendosi se volesse baciarle e puff, le vuole, baciare tutte o almeno così crede. I suoi pensieri continuano a tormentarla: “Da lì a un rapporto sessuale?”. Giustificando tale pensiero risponde a se stessa in questo modo. “Dallo schifo che ho provato nei confronti degli uomini che male farei adesso a provare una relazione con una donna?”.
Ha una mezza idea di andare dallo psicologo per chiarire qual è in realtà il suo problema e quando al primo colloquio lo specialista esordisce: “Signora lei sta attraversando una fase che di solito si affronta a quattordici anni.”, Santina decide di non perdere altro tempo con quelle sedute poiché ritiene di non cavare un ragno da un buco. Rifiuta l’idea di diventare “lesbica” in vecchiaia e ne è in parte terrorizzata ma l’amica del cuore conosciuta qualche mese prima incalza con le sue avance. Nasce una vera storia d’amore e adesso vivono la loro sessualità liberamente e vivacemente.
Finalmente Santina trova la sua dimensione e la sua anima gemella poiché nella sua amica rispecchia la sua anima femminile e si sente compresa come non mai. Adesso però è il momento di porci qualche domanda. Se l’omosessualità è una variante naturale del comportamento umano che comporta l’attrazione sentimentale e/o sessuale verso individui dello stesso sesso come la possiamo spiegare per Santina giacché è avvenuta in età matura? Forse aveva nascosto e represso i suoi veri sentimenti a causa della paura di disapprovazione da parte della società? Oppure possiamo formulare l’ipotesi di bisessualità perché il suo orientamento sessuale trae piacere nell’avere rapporti sessuali con persone sia dello stesso sesso che dell’altro per il quale prova anche attrazione fisica? O forse siamo noi umani a voler in tutti i modi categorizzare per forzare i fatti in gabbie distinte?
Santina senza dubbio sta passando un periodo di transizione legato a un periodo particolare della sua vita e, quindi questo cambiamento di gusti, può essere in parte giustificato. Potrebbe Santina magari un giorno, tornare ai vecchi santi, se dovesse trovare un uomo di fiducia al quale donare corpo e cuore ma di certo l’eterosessualità non è condizione necessaria per essere persone equilibrate. Ovviamente Santina non si espone dichiarando il suo orientamento sessuale poiché teme di essere discriminata e inoltre la condizione di bisessualità (se è questo il suo caso) sarebbe foriera di maggiori problemi ad avere relazioni stabili.
Al momento per il popolo ha un’amica del cuore con la quale si trova bene e condivide gran parte del suo tempo libero ma secondo me ha dei grossi vantaggi a fare così poiché ad ogni modo avrà sempre la possibilità di fare una scelta. Un po’ come avere la rete delle amiche sulle quali puoi contare oppure una famiglia di origine che ci sarà sempre. A chi frega poi cosa farà o non farà Santina? Sia le donne sia gli uomini potranno stare con lei secondo il momento e le circostanze e a goderne maggiormente sarà proprio la nostra Santina. Alla faccia degli invidiosi.
Malena ...