Cittadinanza attiva, amministrazioni dove siete ?
di Franco Cambi - giovedì 16 marzo 2017 ore 10:39
All’indomani di una Giornata importante, quella del Paesaggio, che avrebbe dovuto, va detto, essere organizzata in maniera meno improvvisata, voglio tornare sul tema del rapporto fra ambiente-patrimonio culturale-partecipazione. Riparto, anche, da quanto di bello sta accadendo all’Isola d’Elba in questo inverno, da alcuni virtuosi esempi nel rapporto fra cittadini e patrimonio ambientale e culturale.
Sono di questi ultimi tempi una serie di emergenze positive:
- Museo Archeologico del Distretto Minerario di Rio nell'Elba, a cui Valentina Caffieri ha dato straordinaria visibilità internazionale, facendone luogo di incontro di appassionati-associazioni-famiglie-scuole-bambini, di forte appeal e molto social.
- Villa Romana delle Grotte, che dalla primavera prossima ospiterà attività e stage degli studenti del Liceo Foresi, nell’ambito del dispositivo Alternanza Scuola-Lavoro. La Presidente Cecilia Pacini e la Direttrice Laura Pagliantini, di concerto con il Comune di Portoferraio (Assessore Angelo Del Mastro) e con il Club Alpino Italiano, stanno facendo un grande lavoro. Il mondo della scuola elbana è straordinariamente ricettivo e attento nei confronti delle tematiche ambientali e culturali.
Non casualmente si tratta di due attività molto mediatiche, con pagine social attive, hanno una coordinatrice (nel senso di coordinatore donna e, forse, non è un caso nemmeno questo); una gestione vera (con o senza il sostegno di una fondazione). Infine, sono iniziative con forti ricadute nella collettività, condivise e partecipate, ben radicate dal punto di vista visivo ed emotivo.
- Lavatoi di Rio Elba, dove Cinzia Battaglia svolge eventi e laboratori didattici.
Su questa strada, che sembra quella giusta, si muovono iniziative che trasmettono una straordinaria positività, quasi sempre attivate da associazioni di volontariato:
- Associazione Pedalta, che tiene in ordine antichi sentieri e caprili.
- Circolo Culturale Le Macinelle, che organizza escursioni, diurne e notturne, di grande suggestione, fra cui il Capodanno ai Sassi Ritti.
- Diecimila mani per l’Elba, che, con passione e professionalità, puliscono sentieri e raccolgono i rifiuti abbandonati da sciacalli e da incivili.
Tutto questo rappresenta una straordinaria ripresa di possesso del territorio, una vera e propria riconquista del proprio paesaggio, un desiderio di prendere il futuro nelle proprie mani.
Tutte queste iniziative hanno una sponda nelle scuole elbane, ovvero nel futuro, sponda rappresentata, oltre che da studenti attenti e reattivi, anche da una coorte di insegnanti particolarmente bravi, anzi, brave, visto che sono quasi tutte donne. Nomi non ne faccio: fra elementari, medie e medie superiori, la lista è lunghissima, per fortuna.
Nelle azioni intraprese è implicita una delusione silenziosa ma palpabile contro la politica, nella quale sono in molti a non riconoscersi. I cittadini si organizzano, saltano la delega, tornano protagonisti. Tutto questo è, soprattutto, il ripristino di una forma di vigilanza e di tutela sociali del territorio in forma collettiva, condivisa, partecipata. Credo che, a questo punto, le diverse Associazioni dovrebbero incontrarsi e confrontarsi e stabilire una sorta di coordinamento. Coordinamento non vuol dire comitato o commissione né luogo preciso ma proprio “coordinamento”: una rete di contatti, diretti o digitali in cui si scambiano informazioni, segnalazioni, criticità, attività da intraprendere.
In questo modo un territorio rinasce e si vivifica in forma sostenibile.
Il segnale che viene dai cittadini è fortissimo e non può essere eluso: la buona politica ce la facciamo da noi, recuperando il senso del rispetto dell’ambiente, il paesaggio come diritto al benessere per tutti (e non privilegio per pochi), il meglio della nostra identità.
Il futuro è questo. In questo momento ci sono elementi della società civile che, fra crisi e contraddizioni, camminano molto avanti e chiedono che la politica accolga le loro istanze.
Si dirà: dove trovare le risorse. La risposta è sempre la stessa: nel cospicuo tesoro rappresentato dalla tassa di sbarco, che deve servire, possibilmente in forma associata fra i Comuni, anche a questo: a migliorare i servizi per la comunità in maniera tale che questo miglioramento venga percepito e si riverberi all’esterno.
Amministrazioni, voi dove siete?
DIDASCALIE
1. Museo di Rio nell’Elba. Il successo di un piccolo museo molto social.
2. Villa romana delle Grotte. I Docenti dell’ITC Cerboni svolgono un sopralluogo con Cecilia Pacini e Laura Pagliantini per organizzare le attività di Alternanza Scuola-Lavoro.
3. Il Capodanno organizzato presso l’impressionante sito archeologico di Sassi Ritti (Campo nell’Elba) dalla Associazione Le Macinelle.
4. L’Associazione Pedalta pulisce i sentieri e gli antichi caprili.
5. L’iniziativa di 10000 mani per l’Elba. L’avventuroso recupero di un glorioso scooter degli anni ’60: fra bonifica ambientale e archeologia del miracolo economico.
6. Iniziative di Cinzia Battaglia ai Lavatoi di Rio nell’Elba.
Franco Cambi